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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Noi educatori ostacolati da normative e corsi che non ci sono"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Vincenza di Marzo: "Mentre ero impiegata come educatrice in una clinica modenese, allo scadere del contratto vengo lasciata a casa. Motivazione? Non avevo un titolo idoneo per lavorare nel sanitario"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Mi chiamo Vincenza Di Marzo, sono un'educatrice professionale e vorrei raccontare una situazione incresciosa di cui siamo protagonisti noi educatori. Io mi sono laureata in scienze dell'educazione a Napoli nel 2008, presso la facoltà di scienze della formazione dell'università degli studi Suor Orsola Benincasa.

Tra i vari sbocchi professionali della mia laurea, figurava la possibilità di lavorare anche in ambito sanitario (come riportato anche nella guida dello studente) oltre che nell'ambito sociale (strutture carcerarie, centri diurni, nidi d'infanzia, comunità per tossicodipendenti ecc.ecc.)e da questo punto si pone il problema.

Vengo ad apprendere con mia enorme sorpresa che la mia laurea in scienze dell'educazione non mi dà diritto a lavorare in ambito sanitario perchè esiste una legge europea del 2000 che sancisce che coloro che vogliono lavorare in qualità di educatori negli ospedali, nelle asl o in strutture similari, debbano acquisire la laurea in educazione professionale presso la facoltà di medicina! Ho appreso questa cosa, mentre ero impiegata come educatrice in una clinica modenese che poi a settembre di quest'anno, allo scadere del contratto mi lascia a casa, adducendo come motivazione che io non avevo un titolo idoneo per lavorare nel sanitario, dopo 4 anni di duro lavoro che però svolgevo con dedizione e che mi dava delle gratificazioni.

Dunque siamo esclusi dai concorsi che chiedono espressamente questa laurea e in molti casi anche dalle strutture che sempre ci sono appartenute come educatori, come le cooperative sociali! La nostra laurea nella pratica non conta piu'! Mi domando che senso ha creare due corsi di laurea che formano due figure pressoché identiche? All'epoca nella mia università, tra l'altro, ho sostenuto anche alcuni esami di medicina. Anch'io quando mi sono laureata, ho scelto come indirizzo, quello di educatore professionale e allora perchè a me viene preclusa la possibilità di lavorare nel sanitario? Così facendo si medicalizza la figura dell'educatore che dovrebbe lavorare sulle potenzialità del soggetto e non sulla patologia! Inoltre da nessuna altra parte del mondo, credo, le facoltà di medicina formano l'educatore, da sempre è stata una prerogativa delle facoltà umanistiche-pedagogiche!

Perchè non darci la possibilità almeno di conseguire l'equipollenza con l'educatore sanitario, facendoci fare dei corsi riqualificazione? In fondo l'hanno fatto anche con altre professioni, perchè con la nostra no?

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