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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Emiliana Rottami, Legambiente: "Ora è emergenza sanitaria"

Sabina Piccinini, presidente del circolo di San Cesario: "I cittadini non possono continuare a respirare polveri nocive ed abrasive assistendo sconsolati all’impotenza di chi dovrebbe tutelarli"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Ormai non ci sono più dubbi, presso gli stabilimenti del’Emiliana Rottami le polveri di vetro sono presenti in quantità non trascurabili, sono inalabili e respirabili, i rischi per la salute pubblica, in particolare per i soggetti più sensibili quali bambini e anziani, non possono essere più esclusi. Si conclude così il parere del Servizio di Igiene Pubblica dell’USL indirizzato a Comune e Provincia, una triste conferma di quanto sostenuto da tempo dalla nostra associazione e dai residenti di via Verdi e via Bonvino. La stessa USL, nel rispetto del principio precauzionale chiede espressamente agli Enti locali di imporre alla ditta, in modo rigoroso e nel più breve tempo possibile, interventi idonei a contenere la dispersione delle particelle vetrose.

Le medesime richieste avanzate già due anni fa dalla dott.ssa Borella, direttore del dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’Università di Modena e Reggio Emilia nel dossier redatto su incarico di Legambiente e LAC. Allora il Sindaco di San Cesario si decise ad emanare un’ordinanza nella quale imponeva all’Emiliana Rottami di coprire con grandi teloni le cime dei cumuli, ma la ditta fece ricorso al Tar. Il ricorso venne accolto ed il provvedimento sospeso perché, il Sindaco si era “dimenticato” di indicare le sanzioni previste in caso di inottemperanza. Una beffa clamorosa che rischia però di ripetersi.

Lo scorso 30 ottobre, per far seguito alle richieste dell’USL, il Sindaco ha emanato una nuova ordinanza imponendo la riduzione in altezza dei cumuli di via Bonvino entro il limite delle barriere attualmente presenti, la copertura mediante teli o altro, il trasferimento del materiale più fino sotto una struttura coperta. Ancora una volta però nell’ordinanza non vengono specificate le sanzioni in caso di inottemperanza. Siamo da capo, una situazione paradossale, ancora non è chiaro cosa intendano fare gli Enti Locali se, come sembra, la ditta rimarrà ancora una volta indifferente alle loro prescrizioni.

Ci troviamo di fronte ad un grave problema sanitario come confermato dalla stessa USL eppure le polveri di vetro stanno sempre lì, in balia del vento, luccicanti, sempre più «intoccabili». Avanti così non si può più andare, i cittadini non possono continuare a respirare polveri nocive ed abrasive assistendo sconsolati all’impotenza di chi dovrebbe tutelarli. I nostri Amministratori si assumano le loro responsabilità e si decidano a prendere quanto prima i necessari provvedimenti, mettendo avanti a tutto la tutela della nostra salute.

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