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Cronaca

Rimborsi per i blackout sotto la neve di febbraio, Enel fa retromarcia

L'azienda torna sui suoi passi e nega i rimborsi alle famiglie rimaste senza elettricità durante la grande nevicata invernale, in attesa dell'indagine dell'Autority che esenterebbe da colpe. Associazioni dei consumatori su tutte le furie

La scorsa settimana si è tenuto l’incontro tra Enel e le Associazioni dei consumatori per discutere gli impegni assunti dalla società stessa di prendere in esame segnalazioni e richieste di risarcimento danni per l'emergenza neve. Ma il tavolo di negoziato non ha avuto un esito particolarmente positivo e si è chiuso con la contestazione da parte dei consumatori.

Enel infatti si reputa esente da responsabilità, anche colpose, e ritiene che i ritardi nel ripristino delle utenze elettriche dipendano dall’eccezionalità dell’evento meteorologico. Di avviso contrario sono invece  Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, che ritengono l'azienda gestrice degli impianti elettrici in qualche modo negligente.

Nel frattempo l’Autorità per l'Energia Elettrica, Gas e Servizio Idrico, ha aperto un’indagine su richiesta dei sindaci e della Regione Emilia Romagna per accertare eventuali responsabilità ed inadempimenti di alcuni distributori, quali Enel Distribuzione, Hera, Iren e Terna.

Ricordiamo che attualmente sono in corso le consultazioni finalizzate all’emanazione, prevista per novembre 2015, di una nuova delibera dell’Autorità sugli standard di qualità per il periodo regolatorio 2016-2022 e l’unica apertura da parte della società relativamente agli indennizzi è appunto collegata alle decisioni dell’Authority. Se infatti già prima della formulazione definitiva della delibera l’Autorità vorrà allargare le ipotesi indennitarie retroattivamente anche per gli eventi del 2015, Enel si adeguerà alle decisioni della AEEGSI, auspicando che i risarcimenti provengano dall’apposito Fondo, poiché la
società non ha intenzione di farsi volontariamente carico delle conseguenze economiche di una promessa indennitaria.

Le Associazioni dei Consumatori hanno ribadito la necessità di definire adesso un accordo per gli indennizzi oltre i 3 giorni e mezzo di sospensione, prendendo come base di riferimento migliorabile l'accordo raggiunto nel 2012 per un evento analogo. Già allora Enel aveva preso un impegno in tal senso per eventuali eventi analoghi ed ore è strumentale negare tale impegno solo a causa dell’apertura un’istruttoria nei confronti delle aziende già citate. Chiediamo inoltre che anche l’incontro per il risarcimento danni previsto a breve con le Associazioni evidenzi un comportamento costruttivo da parte di Enel, per dare risposte e soluzioni adeguate e risarcire i danni diretti dovuti ad inadempimenti contrattuali da parte della società stessa.

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