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Cronaca Spilamberto

Occupano la casa di un anziano, lo minacciano di morte e pretendono denaro per andarsene

Una estorsione dai contorni violenti quella interrotta dai Carabinieri di Spilamberrto ai danni di un agricoltore 71enne, soggiogato da due "inquilini" senza scrupoli

E' finito, dopo quasi un anno, l'incubo di un anziano agricoltore spilambertese, che suo malgrado si è trovato a che fare con due "inquilini" senza scrupoli. La vicenda era iniziata nell'ottobre dello scorso anno, quando il 71enne aveva pubblicato su un giornale locale l'annuncio con il quale offriva in affitto un'abitazione di sua proprietà, situata poco distante dall'abitazione padronale nel terreno agricolo alla periferia di Spilamberto. All'annuncio avevano risposto due uomini, un 61enne e un 31enne, i quali avevano accettato la sistemazione, chiedendo però di traslocare immediatamente e di stipulare il contratto appena finito il trasferimento.

Un vizio iniziale che è costato caro. I due, infatti, si sono poi sempre rifiutati di formalizzare un qualsiasi accordo, rigettando il contratto di locazione che l'anziano insistentemente sottoponeva loro. Con il passare del tempo la situazione è gradualmente peggiorata. Innanzitutto i due inquilini - già noti alle forze dell'ordine e privi di regolare occupazione - non hanno mai versato nè l'affitto mensile, nè tantomeno si sono preoccupati di pagare le bollette delle utenze. Poi si sono fatti minacciosi.

In più occasioni l'anziano agricoltore è stato minacciato con un coltello o con un paio di forbici puntate alla gola, sia per scongiurare che si rivolgesse alle autorità, sia per pretendere denaro. I due hanno infatti messo in atto una vera e propria estorsione, chiedendo somme sempre più crescenti - dai 500 euro della prima volta fino a 20.000 nelle richieste successive - come una sorta di "buonuscita" che li avrebbe convinti a lasciare l'abitazione.

Esasperato e ormai non più disposto a tollerare questa situazione, un paio di settimane fa l'anziano - che vive solo con la moglie malata - ha deciso di chiedere aiuto alla stazione dei Carabinieri di Spilamberto, raccontando tutto quello che era successo nei mesi precedenti. I militari hanno quindi avviato le indagini e hanno acquisito le prove necessarie, così che il PM Marco Niccolini ha potuto chiedere e ottenere misure cautelari per i due estorsioni. Infatti nella mattinata di ieri i due sono stati fermati dai Carabinieri e mentre il 61enne è
stato portato direttamente in carcere al 31enne è stata comminato il divieto di dimora nel comune di Spilamberto. 

Fondamentale per l'indagine sono stati i messaggi che i due si erano scambiati sui rispettivi smartphone, nei quali parlavano senza mezzi termini del loro piano estorsivo e delle minacce. Nonostante l'uso di app di messaggistica in grado di cancellare i messaggi - con le quali evidentemente i due si sentivano sicuri di non essere intercettati, i Carabinieri hanno sviluppato strumenti tecnici in grado di recuperare i testi, che si sono rivelati incriminanti.

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