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Cronaca Soliera

Minaccia di morte i figli di un imprenditore, estorsore in manette

Nell'ultimo anno un giovane magrebino era riuscito a farsi consegnare ben 50.000 euro da un cittadino di Soliera, minacciando ritorsioni contro la sua famiglia se non avesse continuato a pagare

Si chiude un anno da incubo per un imprenditore di Soliera, costretto a vivere nell'incertezza della propria incolumità e di quella dei suoi famigliari a seguito di un caso di estorsione. Dopo 12 mesi, infatti, il 48enne solierese - gestore di alcuni impianti sportivi - ha trovato il coraggio di denunciare ai Carabinieri quanto era accaduto a partire dal maggio dello scorso anno, quando malauguratamente si era imbattuto in un giovane straniero che si sarebbe poi rivelato un pericoloso criminali, già noto alle forze dell'ordine.

Nel maggio 2017 l'imprenditore era stato avvicinato da un 22enne di nazionalità tunisina, che gli aveva proposto l'acquisto di un televisore al plasma di grandi dimensioni per una cifra di 1.300 euro. Pensando di fare un buon affare, il solierese ha incautamente accettato l'offerta e ha effettuato la prima tranche di un bonifico postale sul conto indicato dal giovane. L'affare però si arena subito e la tv non viene mai consegnata.

Da quel momento il tunisino non molla più la presa. Le richieste di denaro si susseguono e si fanno sempre più insistenti, fino a trasformarsi in vere e proprie minacce. Lo straniero afferma anche di essere pronto ad uccidere i figli della sua vittima se questi non avesse versato altro denaro sul suo conto e per dimostrare la sua predisposizione al crimine invia anche un selfie nel quale si ritrae impugnando una pistola.

L'imprenditore si sente costretto a sottostare al ricatto e cede alle richieste dell'estorsore, arrivando a consegnare una cifra che raggiunge ben presto i 50.000 euro, frutto di ben 64 diversi bonifici. Nei giorni scorsi, tuttavia, il 48enne decide di ribellarsi e trova la forza di recarsi presso la caserma dei Carabinieri e denunciare tutto quanto.

Dopo i necessari accertamenti gli uomini dell'Arma di Carpi passano al contrattacco e organizzano la più classica delle "trappole", facendo fissare all'imprenditore un incontro con il suo aguzzino e prevedendo la consegna di denaro per incastrare il criminale. Tutto procede come da copione e ieri i militari intervengono durante l'incontro, bloccando il 22enne e arrestandolo per estorsione continuata e aggravata. Il giovane, era per altro già noto alle forze dell'ordine per diversi reati commessi in regione, tra cui contrabbando, ricettazione e spaccio di stupefacenti.

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