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Cronaca Carpi

Non sopporta più il fratello e si consegna ai Carabinieri: “Mandatemi in carcere”

Episodio paradossale a Carpi, dove un uomo agli arresti domiciliari è evaso per presentarsi in caserma pregando i militari di portarlo dietro le sbarre. Il motivo? Le continue liti con il fratello con cui convive forzatamente

Non è la prima volta che accade, ma sono fatti che destano sempre curiosità. Se gli indagati o i criminali cercano sempre di uscire da dietro le sbarre del carcere, può invece capitare che qualcuno preferisca ritornarci, piuttosto che condividere gli arresti domiciliari con qualcuno poco gradito. E questa volta è successo a Carpi.

Protagonista di questa vicenda è un uomo costretto a scontare la propria condanna nella stessa abitazione del fratello, arrestato alcuni mesifa per furto di rame. Una pena verso cui aveva già mostrato segni di insofferenza lo scorso marzo, quando era stato arrestato nuovamente per evasione, trovato fuori casa al di fuori degli orari consentiti. Ma questa notte la nuova evasione ha avuto risvolti grotteschi.

Il carpigiano, di propria spontanea iniziativa, ha infatti telefonato alla caserma dei Carabinieri palesando una nuova evasione e chiedendo ai militari dell'Arma di essere spedito in carcere. “Non sopporto più mio fratello”, sarebbero state le parole dell'evaso, a margine di una convivenza difficile fatta di liti sempre più frequenti. Ora il giudice dovrà valutare se compiere un gesto di clemenza mandandolo in carcere, o proseguire la misura più restrittiva degli arresti domiciliari.

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