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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Carpi / Via Corbolani

Gli anarchici: "Occupiamo per evitare la cementificazione"

Lo stabile dell'ex Consorzio Agrario, abbandonato da tempo, è stato occupato dal gruppo anarchico carpigiano il primo giugno. Condanna bipartisan dell'episodio

img_0213"Mercoledì 1 giugno abbiamo occupato l'ex Consorzio Agrario di Carpi in via Corbolani, dietro la stazione Fs. Gli stabili, di proprietà di una società romana, erano in disuso da molti anni e versavano in condizioni di degrado". Così il volantino diffuso sabato pomeriggio dagli anarchici in corteo per le vie di Carpi.

"La nostra occupazione - prosegue il volantino - ha lo scopo di impedire la massiccia edificazione prevista nell'area ed intorno ad essa, ovvero nuove palazzine, nuovi parcheggi, nuove strade. Lo stesso consorzio agrario rischia di diventare un centro commerciale e il verde spontaneo è sul punto di scomparire. Questo trasformerebbe l'intera area in un monumento al consumismo e alla cementificazione - concludono gli anarchici - Ci opporremo attivamente a questo scempio, fermeremo la speculazione e daremo voce a tutte quelle forme di espressione e di lotta che in città non trovano spazio".

Sull'occupazione dell'ex Consorzio Agrario è intervenuto il consigliere comunale Pdl Antonio Russo: "Non possiamo ridurci come Modena, che ormai convive con questa piaga da anni, infatti sono frequenti i blitz di occupazione di edifici privati e pubblici da parte del Guernica. Il Sindaco Campedelli prenda le distanze dal gesto e si attivi subito per far sgomberare l’edificio da questi signori che non vogliono rispettare le regole e abusano della libertà di manifestare. Bisogna fermare questi gesti prima che sia troppo tardi e per farlo bisogna assumere delle responsabilita' soprattutto a Carpi dove la disciplina dei cittadini si è sempre distinta".

La replica del Sindaco non si è fatta attendere: "Ci confrontiamo sempre volentieri con coloro che rispettano le regole ma non con chi occupa abusivamente gli edifici, siano essi pubblici o privati. Per poter iniziare a dialogare con il Comune i giovani che hanno compiuto questo gesto dovranno dunque in primis dimostrare di rinunciare a comportamenti illegali e iniziare a comportarsi come tutti i soggetti che richiedono all’ente locale spazi per le loro attività, quindi seguendo, lo ribadisco, le regole".

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