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Le mostre di Expo 2015, arte e cibo si fondono insieme a Modena

Durante i cinque mesi, da maggio a settembre, in cui la Palazzina Vigarani aprirà i battenti per l'Expo Modena, nelle sale di quella che una volta era la residenza estiva dei duchi modenesi verranno esposte diverse mostre aventi come tema di base sempre il cibo e che mostreranno la cultura culinaria modenese nella storia.

Dalle mostre tematiche ai percorsi sensoriali, dalle degustazioni al food shop: all’interno della Palazzina Vigarani il pubblico di Expo sarà accompagnato in un viaggio nel territorio modenese e tra le sue eccellenze, con gli allestimenti curati dagli architetti Filippo Partesotti e Chiara Pasti.

Per tutto il periodo l’aula magna della Palazzina ospiterà contributi sulla storia dei prodotti tipici del territorio modenese. Un racconto reso possibile grazie all’esposizione di preziosi libri antichi affiancati a suggestive immagini tratte da manoscritti rari ed erbari. Lungo il percorso si potrà ammirare tra gli altri, il trattato originale dei "Banchetti, compositioni di vivande” scritto nel 1549 da uno dei primi “chef" della storia, Cristoforo da Messisbugo cuoco dei duchi Estensi, oltre a un volume stampato alla fine del’600 in inglese ed italiano e dedicato all’unica regina italiana in terra Inglese, Maria di Modena, contenente una magnifica incisione che raffigura la tavola allestita per un banchetto ufficiale. Saranno presenti alcune edizioni in varie lingue de “La Secchia rapita” che fece conoscere per la prima volta alle corti europee prodotti come i tortellini o lo zampone, oltre a una serie di guide d’epoca per viandanti e avventori – fino alle citazioni futuriste di Marinetti sul “carburante nazionale” (il lambrusco) e alle creazioni tratte dal libro di Massimo Bottura “Vieni in Italia con me”.

Dal 9 maggio alla fine di luglio “Istinto e pensiero”, la videoinstallazione creata dal regista Dario Baldi per riassumere il valore dei consorzi alimentari modenesi. In una prima sala su cinque schermi verticali si alterneranno i ritratti dei presidenti dei consorzi e i prodotti che rappresentano, dalle ciliegie, al Parmigiano, dal lambrusco al balsamico, fondendosi e compenetrandosi, mentre una voce racconta la favola bella di quei sapori. Nella seconda sala sarà invece possibile fare un'esperienza “immersiva” lasciandosi avvolgere completamente dalle immagini del territorio modenese e dalle voci dei modenesi che 'sognano Modena'.

Dai primi di agosto al 20 settembre saranno invece le figurine a mostrare come sono cambiate le abitudini alimentari negli ultimi due secoli: “Figurine di gusto”, a cura di Paola Basile del Museo della Figurina di Modena, darà modo di assaporare con gli occhi tante ghiottonerie, dalle materie prime a preparazioni succulente, attraverso più di 300 immagini tra figurine, bolli chiudilettera, etichette, cigarette card, datate tra il 1880 e il 1914, ma con alcune incursioni anche in epoche successive. Le prelibatezze gastronomiche, i cibi e le bevande tradizionali come la cioccolata, il tè e il caffè, sono spesso illustrati in compagnia di cuochi indaffarati e zelanti chef; verrà proiettato anche un video di mostra, ingrandimenti e pop-up a grandezza naturale.
 

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