Non si esaurisce l’emergenza terremoto che ha colpito la provincia modenese, ed è in continuo divenire la situazione anche per le farmacie che operano nelle zone più colpite dal sisma. Diverse farmacie nel distretto sanitario di Mirandola sono state danneggiate e dichiarate quindi inagibili, ma a 48 ore di distanza dalla scossa principale a seguito dei primi interventi e controlli il quadro generale ha subito diversi cambiamenti.

È quasi tornata alla normalità la situazione a Mirandola; le due farmacie del centro storico sono attive e in grado di dispensare i servizi di base. I problemi maggiori risultano nei comuni più colpiti, San Felice e Finale Emilia, dove, pur essendo agibili i locali, le farmacie sono di fatto all’interno delle zone chiuse per motivi di sicurezza. Per far fronte a questa situazione di emergenza, un disagio che rischia di prolungarsi anche nei prossimi giorni, Federfarma Modena ha già avviato un’attività di coordinamento con la Protezione Civile e la Prefettura, al fine di garantire almeno i servizi essenziali di dispensazione dei farmaci.  

Un servizio che i titolari delle piccole farmacie dei comuni interessati si sono impegnati a fornire fin dalle prima ore dell’emergenza, rispondendo alle immediate esigenze della popolazione secondo le proprie possibilità. I farmacisti si sono attivati, in molti casi con mezzi di fortuna, allo scopo di non far mancare ai cittadini medicinali di prima necessità e un presidio sanitario di base. Attualmente la situazione, per quanto riguarda accessibilità e turni delle farmacie, è in continua evoluzione: Federfarma Modena è in contatto con i farmacisti delle aree colpite per monitorare le condizioni, e ha fatto richiesta di alcuni container per ospitare farmacie provvisorie a San Felice e Finale Emilia.  Per ulteriori e più aggiornate informazioni sulle farmacie attive e le modifiche ai turni, è possibile consultare il sito www.federfarmamodena.it, o telefonare al numero 059 340998