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Cronaca Nonantola

Festa islamica del Sacrificio, l'Ausl ferma la vendita di 40 agnelli

Gli animali di un allevamento di Nonantola erano destinati all'uccisione rituale da parte dei fedeli musulmani, ma la Municipale e il Servizio Veterinario dell'Ausl hanno bloccato la trattativa. Il macello dovrà avvenire secondo le norme in una struttura autorizzata

Inizia proprio questa notte, per poi concludersi il 4 settembre, la Festa del Sacrificio (Id al-adha), una delle più importanti ricorrenze nel calendario religioso dei musulmani. Una celebrazione che prevede da tradizione lo sgozzamento di un animale, in ricordo dell'episodio del sacrificio del figlio di Abramo, Ismaele, considerato appunto progenitore degli Ismaeliti (arabi). Il rito non manca di sollevare, ormai da anni, rimostranze e controversie: non si tratta solo delle invettive degli animalisti, ma soprattutto del mancato rispetto delle normative igienico-sanitarie previste dalla legge italiana sull'uccisione degli animali da allevamento.

Anche quest'anno si è ripresentato un caso che ha richiesto l'intervento delle autorità. Polizia Municipale di Nonantola e Servizio Veterinario dell'Ausl di Modena sono infatti intervenuti nella frazione di Rubbiara, presso un allevamento ovino. Qui era infatti stata programmata una vendita diretta di una quarantina di agnelli, destinati appunto al Sacrificio presso una comunità islamica locale.

La vendita è stata però interrotta, dal momento che la pratica dello sgozzamento "domestico" è vietata e il futuro degli animali sarebbe andato risaputamente in questa direzione. Sarà quindi necessario che gli animali vengano uccisi in un macello autorizzato, nel pieno rispetto delle norme, dopodichè la carne potrà essere consegnata ai fedeli musulmani. 

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