Ricostruzione, il Sindaco di Finale: “Chi può rientri nelle proprie case”
Fernando Ferioli passa all'azione emettendo un'ordinanza: "È ora di tornare alla normalità: preghiamo chi ha la casa agibile di combattere la paura e rientrare"
A Finale, uno dei comuni maggiormente colpiti dai violenti del terremoto, ci sono sei campi d’accoglienza, che ospitano 2mila persone, circa la metà del totale degli sfollati. Molti di loro non hanno più la casa, alcuni, più fortunati, dovranno limitarsi a mettere in sicurezza le abitazioni, altri invece potrebbero rientrare, ma sono frenati dalla paura: avere un tetto sopra la testa oggi sembra più una minaccia che un comprensibile diritto.
Il sindaco del paese, Fernando Ferioli, ha deciso che è tempo di reagire: chi ha la casa agibile deve cominciare a rientrare, per questo ha emesso un’ordinanza al paese, nonostante, per il momento, non si prevedano sgomberi coatti. La drastica decisione è stata presa non tanto per non infierire sulle casse comunali, ma soprattutto per riprendere in mano quella normalità che pian piano deve essere ricostruita.
L’ordinanza riguarda il 10% circa degli sfollati, i pochi fortunati che possono mettere piede nelle abitazioni che hanno avuto la certificazione dell’agibilità immediata: per il primo cittadino si tratta di un primo passo necessario per superare la fase dell’emergenza e cominciare quella della ricostruzione. Ferioli comprende la paura dei finalesi, ma anche se non sarà semplice sottolinea come oggi sia necessario “Riconquistarci la città come una guerra di trincea. Per adesso daremo comunicazioni tenda per tenda, anche in città saranno distribuiti volantini. Il nostro obiettivo – ha concluso il sindaco – è di svuotare presto almeno uno dei sei campi e chiuderlo definitivamente”
