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Cronaca

Staminali per curare la sindrome dei "Bambini Farfalla", arrivano i fondi europei

I Bandi di ricerca industriale strategica POR - FESR della Regione Emilia Romagna premiano il progetto di medicina rigenerativa e genomica per i Bambini Farfalla coordinato dal laboratorio CIDSTEM del Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" di Unimore

Si è conclusa in questi giorni la procedura per l’assegnazione dei fondi del Programma POR-FESR 2014-2020 -ASSE 1 Ricerca e Innovazione, destinati a sostenere i progetti di ricerca industriale strategica rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Emilia Romagna, realizzati dai laboratori della Rete Regionale Alta Tecnologia con il coinvolgimento delle imprese. Degli oltre 100 progetti presentati è stata Unimore ad aggiudicarsi il primo posto in graduatoria, insieme all’istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, con un progetto coordinato dal laboratorio CIDSTEM del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, diretto dal prof. Michele De Luca.

Il progetto, tutto modenese, dal titolo “Hologene 7 come modello di sviluppo di una terapia avanzata a base di cellule staminali geneticamente corrette”, raggruppa le migliori eccellenze del territorio nel campo della medicina rigenerativa e della genomica per la cura della forma distrofica dell’Epidermolisi Bollosa (EB), una grave malattia genetica meglio conosciuta come malattia dei Bambini Farfalla, perché rende la loro pelle e le loro mucose estremamente fragili e soggette a bolle e lacerazioni, e si fonda su un approccio interdisciplinare che prevede la presa in carico dalla diagnosi fino cura del paziente, che farà di Modena un centro di riferimento internazionale per l’EB.

La parte diagnostica sarà curata dal Laboratorio di genomica, coordinato dal prof. Enrico Tagliafico, che svilupperà presso il Centro Interdipartimentale di Ricerche Genomiche di Unimore, un servizio di diagnosi precoce basata sullo studio simultaneo di decine di geni con nuove tecnologie di studio massivo del genoma per fornire al paziente EB una caratterizzazione del difetto molecolare in poche settimane. La parte clinica, dalla selezione dei pazienti alla sperimentazione, sarà curata dalla Struttura complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, diretta dal prof. Giovanni Pellacani, in collaborazione con JSB Solutions e Debra Alto-Adige. Mentre la produzione dei lembi di epidermide transgenica, coordinata dal prof. Michele De Luca (già autore, con la prof.ssa Graziella Pellegrini, della prima sperimentazione clinica al mondo di terapia genica a base di cellule staminali geneticamente corrette sulla forma giunzionale delle medesima malattia), verrà effettuata nell’officina GMP del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, in collaborazione con lo spin-off universitario Holostem Terapie Avanzate e con Chiesi Farmaceutici. Completa il partenariato la Fondazione Democenter di Modena, che si occuperà della parte di diffusione e di disseminazione dei risultati, in collaborazione con Unimore.

“L'obiettivo strategico del progetto – afferma il Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano - è il rafforzamento competitivo dell'offerta della medicina rigenerativa in Emilia Romagna attraverso la valorizzazione della collaborazione tra la ricerca accademica e le imprese del territorio e la sua realizzazione confermerà il ruolo di assoluta eccellenza ricoperto da Unimore nel campo delle terapie avanzate a base di cellule staminali epiteliali e della genomica ”.

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