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Cronaca Zocca

Simula la paralisi delle gambe per impietosire la fidanzata, denunciato

Un episodio grottesco ha visto protagonista un 34enne di Vignola, che è stato deferito dai carabinieri di Zocca per simulazione di reato e procurato allarme dopo aver inscenato un'aggressione

Il 9 gennaio scorso un 34enne che si trovava presso l'abitazione della fidanzata a Zocca, aveva chiamato 118 e Carabinieri intorno alle 2 di notte, chiedendo aiuto a seguito di un'aggressione. L'uomo, raggiunto dai sanitari e dai militari, aveva quindi raccontato di essere stato aggredito alle spalle da qualcuno, che lo aveva ferito alla schiena e poi era fuggito: la lesione, a suo dire, era stata tale da perdere l'uso delle gambe. Non solo, l'aggressore aveva anche lasciato la scritta "Ti uccido" sul lunotto dell'auto della donna, che sembrava dunque essere il vero bersaglio dell'incursione notturna.

Sipario. Gli accertamenti svolti dai carabinieri hanno sgretolato il castello creato ad arte dall'uomo, il quale tuttavia già non aveva retto - e non poteva essere altrimenti - all'intervento dei sanitari del 118. Il 34enne aveva in effetti una lesione alla schiena, ma non tale da portare ad una paralisi degli arti inferiori. La ferita era stata autoinflitta, ma "reggere il gioco" della paralisi non era certo semplice.

Le indagini dell'Arma hanno quindi smascherato l'uomo, residente a Vignola, che è stato denunciato nei giorni scorsi per simulazione di reato e per procurato allarme. I militari hanno appurato che la motivazione di questo gesto era altrettanto singolare: pare infatti che il 34enne avrebbe studiato questa goffa strategia per impietosire la fidanzata, conosciuta da poco tempo, e convincerla ad accettare la convivenza presso l'abitazione di lei, scelta alla quale la donna sembrava poco incline.

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