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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sassuolo

Sassuolo, scoperto "finto badante" per aggirare le norme sulla sanatoria

Gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato hanno denunciato due stranieri e un italiano per avere presentato false dichiarazioni al fine di ottenere un permesso di soggiorno nell'ambito della procedura di emersione

Continua l’intensa attività di controllo da parte degli agenti del Commissariato di Sassuolo sulla veridicità delle dichiarazioni presentate dagli stranieri per ottenere il permesso di soggiorno. Gli accertamenti svolti nei giorni scorsi hanno portato alla denuncia di un tunisino, un algerino e un italiano che avevano prodotto false attestazoni per aggirare la normativa prevista dalla sanatoria 2012.

Per ottenere un regolare permesso di soggiorno e usufruire della sanatoria prevista dalla legge, un algerino di 31 anni giunto in italia con gli sbarchi del 2011, T.W., aveva prodotto tutta una serie di documentazione falsa con la complicità di altri soggetti. Ad insospettire gli uomini del Commissariato è stato, ancora una volta, il fatto che l’algerino svolgesse il ruolo di collaboratore domestico a un tunisino 30enne lavoratore dipendente. Per tale motivo, sono scattati i controlli che hanno portato ad accertare come l’algerino non avesse mai lavorato presso l’abitazione del datore di lavoro e che il contratto era stato stipulato al solo fine di fargli ottenere il permesso di soggiorno. A questo punto, gli accertamenti si sono spostati presso l’abitazione in cui il giovane doveva essere domiciliato. Anche qui si è avuto modo di accertare come la dichiarazione di ospitalità fosse stata fatta al solo fine di aggirare la normativa sull’immigrazione da parte di un italiano di 43 anni, N.N .

Tutti e tre sono stati denunciati in concorso per aver presentato false dichiarazioni al fine di ottenere un permesso di soggiorno nell’ambito della procedura di emersione. L’operazione segue quella che è stata effettuata circa dieci gironi fa dagli agenti del Commissariato e che in quella occasione aveva portato alla denuncia di tre stranieri due ghanesi ed un pakistano. Anche in quella circostanza la metodologia per ottenere indebitamente il permesso di soggiorno era stata quasi similare. Sono in corso accertamenti per  verificare la responsabilità di eventuali complici  nella realizzazione delle false dichiarazioni.

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