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Cronaca Crocetta / Via Villa D'Oro

Rapina anziani per noia fingendosi postino, 20enne in manette

Tratto in arresto dalla Polizia un giovane che nelle scorse settimane ha seminato il panico nei quartieri della Sacca e la Crocetta. Il modus operandi? Presentarsi come un postino incaricato di consegnare pacchi e raccomandate. L'ultimo episodio ieri mattina

Fingendosi un postino impegnato a recapitare pacchi e raccomandate, rapinava anziane per sconfiggere la noia. Questa l'incredibile motivazione fornita dal 20enne P. M., modenese, che nelle scorse settimane ha messo a segno diverse rapine a mano armata a danno di pensionati soli e indifesi.

Il giovane è stato tratto in arresto ieri mattina dagli agenti della Polizia di Stato in seguito alla provvidenziale segnalazione di un operaio che, al lavoro su una caldaia in via Villa d'Oro, aveva sentito le urla di un'anziana: "No, non ho oro, non ho oro!", ripeteva l'80enne terrorizzata sotto la minaccia del coltello serramanico impugnato dal rapinatore. Per entrare nell'abitazione della signora, P. M. si era presentato all'ingresso di casa presentandosi come un normale postino. "Signora, c'è un pacco da ritirare", aveva riferito al citofono mostrando poi alla padrona di casa un finto pacco con tanto di indirizzo e nominativo della destinataria. Con la scusa di farsi dare un bicchiere d'acqua per un momento di ristoro, il giovane era riuscito a guadagnare la soglia di casa, ma, constatando la ritrosia dell'anziana a farlo entrare, è passato alle vie di fatto spintonando la pensionata per poi farla cadere a terra.

Dopo avere minacciato la signora e dopo averle strappato di dosso collana e anelli, il giovane ha iniziato a frugare in ogni dove all'interno della villetta alla ricerca di monili o contanti. Nel frattempo, la Polizia di Stato è giunta sul posto e, con non poca difficoltà, gli agenti sono riusciti ad entrare nell'abitazione: sentendo rumori sospetti, il giovane rapinatore ha tentato disperatamente di nascondersi sotto il letto venendo poi scoperto e, infine, ammanettato. Portato in Questura per gli accertamenti del caso, P. M. è stato ritenuto dagli operatori responsabile di alcune rapine avvenute il mese scorso (questo uno degli episodi contestati): incensurato, impegnato in un istituto scolastico come tirocinante per diventare direttore di comunità, di fronte agli investigatori ha motivato le proprie azioni dicendo di avere bisogno di fare qualcosa per "movimentare le sue giornate". Stando a quanto appurato dalla Polizia, l'attività illecita si era rivelata piuttosto redditizia: i gioielli trafugati nelle ultime settimane, infatti, avevano fruttato alcune migliaia di euro grazie alla vendita a un comproro in centro storico. Come disposto dal magistrato di turno, P. M. è stato trasportato al Carcere di Sant'Anna in stato d'arresto con l'accusa di rapina pluriaggravata.

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