"NO al terrore", il flash mob dei ragazzi delle scuole "Marconi"
Una coreografia nel cortile della scuola di largo Pucci per lanciare un messaggio di pace e di non violenza. È l'idea dei docenti delle scuole medie messa in pratica dagli alunni questa mattina a Modena
Ogni volta che accade un atto di terrorismo ci sentiamo chiamati a reagire. E’ stato così dopo Parigi e dopo Bruxelles. Forse è proprio da questa presa di coscienza che si è fatta forte l’idea di diventare, da questo anno, un Presidio permanente per l’educazione alla pace e alla non violenza. A partire dagli ultimi tragici fatti di Londra, si è riflettuto ancora una volta su quello che accade nel mondo in questa epoca, soprattutto nei paesi colpiti dalla guerra, e in Europa. Si è ripreso il filo del discorso cominciato in occasione della giornata della memoria, quando la riflessione si era allargata dalla Shoah a tutte le persecuzioni, violenze, discriminazioni che nonostante tutto si ripetono incessantemente, fino a riflettere sulla tragica sorte dei bambini di Aleppo.
I ragazzi delle Marconi sono già cittadini europei: la multiculturalità per loro è un valore e l’Europa è loro più vicina grazie alle occasioni create con i progetti Erasmus+. Già dallo scorso anno, delegazioni delle classi 2^ e 3^ hanno raggiunto loro coetanei in Croazia, Germania, Polonia e, proprio in questi giorni, a Cipro. Sanno che se viene colpita una città europea, tutti siamo colpiti e non c’è Brexit dai loro cuori che tenga.
Se ne è parlato in classe con gli alunni, ormai già in grado di comprendere che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” e che non ci si deve assuefare alla violenza. E lunedì 27 marzo, al suono della campanella si è improvvisato un flash mob nel piazzale della scuola, dove ogni giorno si fa ricreazione all’aperto: per dire no alla paura, no al terrore.
Il 5 e 6 maggio, tutto il percorso di pace, avviato dall’intero Istituto Comprensivo10, giungerà a Roma al Meeting nazionale delle Scuole per la Pace, dove, alla presenza dei rappresentanti delle principali istituzioni del nostro paese (dal Ministero dell’Istruzione al Ministero degli Esteri) e anche di Papa Francesco sarà portato questo messaggio di rifiuto della violenza e di lotta ad ogni terrorismo.