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Cronaca Caduti in Guerra

Fondo salva-sfratti, alle famiglie in difficoltà erogato oltre un milione di euro

Per poter accedere al contributo (che arriva alla cifra massima di seimila euro, in rapporto al reddito familiare) la famiglia interessata ha dichiarato di avere un valore Isee anno 2012, oppure in corso di validità, non superiore a 17mila euro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Sono 220 le famiglie modenesi che hanno usufruito dei contributi, in media 4.800 euro in un anno, previsti dal fondo “salva-sfratti”, sottoscritto nel gennaio scorso su iniziativa della Provincia insieme alla Regione Emilia Romagna e alle Fondazioni bancarie del territorio (Modena, Mirandola, Carpi e Vignola). All’iniziativa hanno aderito anche i Comuni modenesi, i sindacati di categoria e le associazioni dei proprietari.

Con il protocollo del 2013 sono state finanziate 155 famiglie a cui si aggiungono 31 famiglie che hanno ottenuto il sostegno sulla base del protocollo siglato nel 2012 riservato a chi aveva ricevuto notifica di sfratto; tenendo conto delle domande arrivate in marzo in via di assegnazione, il dato complessivo dei nuclei che usufruiscono del sostegno sale a 220 distribuiti in tutta la provincia, per complessivi un milione e 90 mila euro erogati.

«L’obiettivo – sottolinea Egidio Pagani, assessore provinciale con delega allo Sviluppo delle città e del territorio – stabilito al momento della creazione del fondo è di supportare le famiglie che non riescono a pagare il canone, rischiando lo sfratto per morosità. Con queste ultime domande abbiamo già esaurito le risorse disponibili e l’elevato numero di richieste in così poco tempo – conclude Pagani – dimostra la gravità di questa crisi».

Per poter accedere al contributo – che arriva alla cifra massima di seimila euro, in rapporto al reddito familiare – la famiglia interessata ha dichiarato di avere un valore Isee anno 2012, oppure in corso di validità, non superiore a 17mila euro, dimostrando di essere in situazione di morosità per le spese di affitto da almeno 4 mesi o di avere una procedura di sfratto già convalidata, di essere cittadino italiano o con carta di soggiorno valida o in corso di rinnovo, di non essere proprietario o comproprietario o altro diritto reale di godimento di beni immobili nel territorio italiano per quota pari o superiore al 50 per cento. I beneficiari dei contributi sono i proprietari degli immobili utilizzati dalle famiglie in difficoltà. A fronte del contributo, si impegnano a non iniziare o a sospendere le eventuali procedure di sfratto, e a garantire la presenza della famiglia in difficoltà nell’appartamento per un periodo di almeno 12 mesi. Devono, inoltre, diminuire l’importo dell’affitto o dell’indennità di occupazione dell’alloggio portandolo a livello del canone agevolato come da parametri definiti nei Patti Territoriali per tutta la durata dei 12 mesi.

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