Viale Gramsci, dopo gli spacciatori finiscono "in piazza" anche le foto dei clienti
L'attività dei residenti esasperati ha portato all'affissione di nuove locandine, per denunciare non più solo i pusher, ma anche chi compra la droga. Nel frattempo altre denunce dei Carabinieri nel fine settimana
All'inizio delle state erano stati gli spacciatori a finire sulle "foto segnaletiche" apposte lungo viale Gramsci dai residenti. Un'operazione dettata dall'esasperante giro di droga e dalla presenza di stranieri dediti ad episodi di microcriminalità che ha portato un risultato significativo: smuovere l'opinione pubblica ha contribuito all'intensificazione dei controlli da parte delle forze dell'ordine in tutta l'area, con il susseguirsi di arresti e denunce.
Nonostante questi sforzi, tuttavia, il fenomeno dello spaccio non è strato ancora sconfitto. Per tutta risposta gli stessi residenti del viale e delle vie laterali hanno fatto un passo ulteriore: sulla bacheca questa volta è comparsa la fotografia di un acquirente, con tanto di targa parziale dell'auto e una minaccia neanche troppo velata "la prossima volta scrivo dove abiti e come ti chiami".
Un'altra testimonianza di come la situazione resti sotto certi aspetti ancora critica, nonstante gli sforzi istituzionali e la mobilitazione degli stessi residenti, che continuano ad organizzare passeggiate notturne per scoraggiare gli spacciatori che agiscono nel parco XXII Aprile.
Nel frattempo anche lo scorso sabato sera i Carabinieri hanno presidiato la zona, insieme a quella della stazione ferroviaria e del parco Novi Sad. I controlli si sono conclusi con piccole denunce per questioni più varie: due nigeriani clandestini trovati nei pressi della stazione, due denunce per guida in stato di ebbrezza all'uscita dalla discoteca di piazza Tien An Men, una per guida senza patente a carico di un 28enne proprio in viale gramsci e e una per un altro giovane italiano che viaggiava con una mazza da baseball sul sedile dell'auto.