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Cronaca

Ladri in casa del giornalista di Report, sparisce l'archivio delle inchieste

Il modenese Alberto Nerazzini, giornalista d'inchiesta del team Gabanelli, è stato vittima di un furto che suona più come un'intimidazione. Malviventi hanno rubato la sua attrezzatura professionale, senza toccare null'altro in casa

Nella notte tra sabato e domenica si sono intrufolati all'interno dell'abitazione e hanno portato via due telecamere, cinque computer (tra fissi e portatili), i microfoni e tutto il materiale per montare video. É quanto accaduto al giornalista modenese Alberto Nerazzini, molto conosciuto per le sue inchieste approdate ora a Report su Rai 3. Nerazzini, 40 anni, vive attualmente in una villa sui colli bolognesi e nello scorso fine settimana si è assentato da casa per una gita sull'appennino modenese: un'uscita di 24 ore che ha dato modo ai malviventi di effettuare il colpo.

Lo stesso giornalista, al rientro, ha potuto constatare il singolare furto, che appare chiaramente come un messaggio intimidatorio. All'interno dell'abitazione, infatt, non è stato sottratto nessun oggetto di valore e neppure l'attrezzatura professionale di un altro collega che abita con Nerazzini. Sono spariti soltanto gli strumenti e il prezioso archivio di foto, immagini e interviste contenuto nei pc.

Dai primi accertamenti e dai rilievi della Scientifica sembra che i ladri siano passati dal retro, dove è stata trovata la rete di recinzione abbassata. La finestra da cui si sono introdotti nella villa affaccia sulla tettoia di un piccolo bagno, e sul muretto sotto la finestra sono state trovate delle lievi impronte. Non vi sono telecamere di sorveglianza, fatto che renderà più complesse le indagini della Polizia.

Tra le piste possibili vi è anche quella di un “messaggio” della criminalità organizzata, dal momento che il giornalista di Report ha recentemente concentrato le sue inchieste sulla 'ndrangheta calabrese e sui suoi affari oltreoceano, soprattutto in Canada, dove ha presentato un''inchiesta che è valsa l'apertura di una commissione da parte delle Autorità locali. Già in passato, in modo autonomo e collaborando con la Rai (Sciuscià, Anno Zero) Nerazzini si è interessato di inchieste sulla mafia e di altri temi delicatissimi, che vanno di pari passo con il nascere di scomode inimicizie.

Il furto ha particolarmente scosso lo stesso Alberto Nerazzini e il materiale sottratto è un gravissimo danno: “Non posso piu’ lavorare. Se mi volevano tagliare le gambe me le hanno tagliate – ha dichiarato lo stesso giornalista alla Dire - Ripartirò, ma mi servirà del tempo. In quei computer c’erano il mio archivio degli ultimi sei anni”.

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