Caritas NuovaMente Sassuolo, ennesimo raid dei ladri-vandali

Per l'ennesima volta negli ultimi mesi la cooperativa La Rosa di Gerico, che gestisce il progetto Caritas NuovaMente Secchia, ha dovuto fare i conti con un furto nei propri locali di via San Benedetto, a Sassuolo. L'ultimo episodio risale alla notte dello scorso 29 febbraio, quando era stata rubata diversa attrezzatura all'interno dei locali: una razzia che è stata completata con l'incursione dello scorso fine settimana, facendo salire esponenzialmente la conta dei danni.

Nella notte ignoti hanno rotto il finestrino di un furgone che i responsabili della cooperativa avevano parcheggiato di fronte alla porta di ingresso del magazzino, proprio per scongiurare nuovi furti. Il veicolo è stato spostato, permettendo così ai ladri di forzare ancora la serratura della porta e agire indisturbatamente all'interno. Sono stati trafugati diversi strumenti per falegnameria – NuovaMente gestisce infatti un laboratorio di restauro mobili – ma anche un telefono e altro materiale elettronico.

I ladri hanno anche infranto il vetro della porta dell'ufficio – per altro ferendosi alle mani e lasciando tracce di sangue – e hanno messo a soqquadro i locali, come se la loro intenzione fosse proprio quella di un atto vandalico piuttosto che di un “semplice furto”. Sul caso odierno, come su quelli precedenti, indagano i Carabinieri della Compagnia di Sassuolo.

“Da molte notti abbiamo avuto traccia di persone che sono entrate nel nostro cortile, forzando le porte dei garage adibiti a deposito e rubando diversi oggetti – spiegano i responsabili de La Rosa di Gerico – Temiamo che possa trattarsi di una ritorsione mirata, dal momento che abbiamo a che fare con persone dalle situazioni personali difficili, inserite in percorsi rieducativi che non sempre possono andare a buon fine”. “Siamo indignati e affranti per questo ennesimo atto di viltà rivolto ad una realtà promossa dalle Caritas territoriali del vicariato di Sassuolo che da anni opera a sostengo delle povertà locali, attraverso inserimenti di persone che necessitano di un sostegno economico e sociale – ha aggiunto la stessa Caritas Diocesana di Reggio Emilia-Guastalla - Siamo fiduciosi nel lavoro che certamente le forze dell’ordine metteranno in atto per individuare i colpevoli. Vogliamo anche pregare per chi ha commesso questi reati perché possa ravvedersi e restituire quanto trafugato e perché, dopo avere scontato la sua pena, possa riprendere un cammino di legalità e correttezza ed essere riaccolto nelle nostre comunità”.