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Cronaca

Il gelo miete vittime anche fra i contatori Hera, 1.200 rotture

Forte abbassamento delle temperature, gelo, contatori a rischio. Hera, al lavoro con il pronto intervento per far fronte alle migliaia di telefonate pervenute in questi giorni, fornisce pratici consigli per ridurre il rischio di rotture e scongiurare costi e disagi per i clienti

Il grande freddo è arrivato e le temperature dei prossimi giorni si preannunciano altrettanto rigide, con nevicate e frequenti gelate. A rischio, soprattutto, i contatori dell’acqua, che se non adeguatamente protetti possono rompersi a causa del gelo. Le rotture dei contatori registrate dalla multiutility, che sta lavorando a pieno organico per fare fronte all’emergenza, sono state circa 1.200 solo nell’ultima settimana, di cui oltre 120 nel modenese. Per dare un’idea dell’impegno, nel mese di gennaio 2016 le segnalazioni pervenute ad Hera per problemi al contatore sono state poco più di 300 su tutto il territorio, di cui circa una settantina per contatore rotto. 

Costantemente all’opera, in particolare, il polo tecnologico di telecontrollo del Gruppo, che ha sede a Forlì, che ha ricevuto migliaia di chiamate, così come le squadre del pronto intervento, impegnate nelle numerose operazioni di ripristino. Con tale elevato numero di richieste è quindi importante sapere che possono allungarsi sia i tempi di attesa al numero di pronto intervento sia i tempi di ripristino di eventuali disservizi.

È di fondamentale importanza, quindi, seguire alcuni semplici accorgimenti - già per altro comunicati dalla multiutility e disponibili anche on line all’indirizzo www.gruppohera.it/gelo – per proteggere i contatori dal gelo. Prestando attenzione alle indicazioni, si può così ridurre il rischio di rotture, evitando i relativi disagi nella fruizione del servizio nonché le spese collegate al ripristino dello stesso. A questo proposito si ricorda che, poiché la corretta custodia e protezione dei contatori spetta ai clienti, eventuali costi di sostituzione degli apparecchi saranno addebitati in bolletta.

Per quanto riguarda i contatori più a rischio, si tratta di quelli collocati all’esterno dei fabbricati, in locali non isolati o in abitazioni utilizzate raramente, come le case al mare o in montagna in cui si trascorrono le vacanze. Se i misuratori si trovano nei bauletti o in nicchie esterne ai fabbricati, in locali non riscaldati o non abitati, e se la temperatura esterna dovesse rimanere per vari giorni sotto zero, è consigliabile lasciare che da un rubinetto esca un filo d’acqua. È sufficiente una modesta quantità, evitando inutili sprechi. I bauletti o le nicchie, compresi gli sportelli, devono essere opportunamente coibentati, ovvero rivestiti di materiale isolante. Si può usare polistirolo o poliuretano espanso, materiali facilmente reperibili presso rivenditori del settore edile. Lo spessore dei pannelli deve essere di almeno due centimetri e mezzo. I rivestimenti devono ovviamente permettere la lettura del quadrante del contatore. Occorre evitare, invece, di rivestire le tubature avvolgendole con lana di vetro o stracci. Si tratta di materiali che assorbono l’acqua e, ghiacciandosi, possono aumentare il rischio di guasti. Se i contatori sono in fabbricati disabitati, è bene chiudere il rubinetto che si trova sopra il misuratore e provvedere allo svuotamento dell’impianto. Con temperature particolarmente basse e per lunghi periodi è possibile installare cavetti scaldanti, alimentati elettricamente e dotati di termostato per contenere i consumi di energia.

In caso di rotture o danni al contatore, i clienti possono dare immediata comunicazione a Hera, telefonando al numero verde del Pronto Intervento acqua e fognature: 800.713.900 gratuito e attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

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