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Cronaca Soliera / Via Appalto

Omicidio a Soliera, si indaga sugli ultimi trascorsi della vittima

Coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Tibis, gli inquirenti stanno analizzando l'ultimo periodo di vita di Gerardino Di Stasio, l'elettricista 44enne ucciso due giorni fa con una fucilata al petto

Una fucilata al petto. Così è morto Gerardino Di Stasio, l'elettricista di 44 anni trovato ieri intorno alle 18.30, in una pozza di sangue nel suo appartamento di Appalto di Soliera. Secondo gli investigatori, l'uomo è stato ucciso con un fucile da caccia il giorno precedente intorno alle 17,30. Ignoti per ora l'autore e il movente dell'omicidio, che potrebbe essere stato commesso da una persona che conosceva la vittima, data la mancanza di segni di effrazione nell'abitazione, una palazzina di via Appalto occupata in questo periodo dal solo Di Stasio. La casa si presentava in disordine, ma l'ipotesi della rapina degenerata non pare per ora attendibile. L'arma utilizzata per il delitto non è stata trovata.

INDAGINI - A scoprire il corpo senza vita dell'uomo, originario di Luogosano, provincia di Avellino, è stato Michele, uno dei suoi sei fratelli, chiamato da vicini che avevano scorto dalle finestre la sagoma di una persona a terra dentro l'appartamento pensando inizialmente a un malore. Coordinati dal sostituto procuratore Giuseppe Tibis, gli inquirenti stanno concentrando le proprie attenzioni soprattutto sull'ultimo periodo di vita dell'elettricista: la crisi economica ha reso difficile la su aattività lavorativa e, come confidato da alcuni vicini di casa, pare che l'elettricista non versasse in buone acque. Di Stasio viveva solo dopo che la moglie e i due figli di nove e due anni, causa separazione, erano di recente tornati al Sud. Nel passato della vittima c'era un piccolo precedente per l'utilizzo di assegni irregolari.

PRECEDENTE - Il delitto di Appalto di Soliera ricalca, per le modalità con cui è stato commesso, quello di nemmeno un mese fa nella vicina Fossoli di Carpi. Ad essere uccuso l'8 dicembre all'alba sulla porta di casa, sempre a fucilate, era stato Graziano Battocchio, agricoltore di 62 anni che stava uscendo per una battuta per catturare le lepri con altri cacciatori. Ma il legame tra i due omicidi è ancora tutto da stabilire.

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