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Cronaca Via Giuseppe Malmusi, 52

Cinema Olympia, il Guernica chiede un confronto al Comune sulla riqualificazione

Dai militanti del centro sociale che da una settimana si è insediato in via Malmusi arriva un appello all'Amministrazione per una discussione seria. Intanto si studiano eventi e laboratori: già prevista una mostra delle opere di Giberti, autore del mosaico del cinema

Mentre la Procura valuta il da farsi sulla denuncia per occupazione abusiva, il collettivo Guernica cerca di costruire un percorso legittimazione della propria presenza all'interno de cinema Olympia, "abitato" dai militanti ormai dallo scorso venerdì 3 ottobre. Gli autonomi hanno organizzato martedì scorso un'assemblea pubblica cui hanno preso parte alcune decine di persone, tra residenti, simpatizzanti ed esponenti di altri gruppi politici: l'incontro è stato l'occasione per formulare alcune proposte.

Il Guernica punta infatti sulle attività culturali per animare lo spazio occupato di via Malmusi e diverse sono le proposte al vaglio, arrivate anche da persone e gruppi esterni al collettivo. Si parte dal cineforum di quartiere - con l'idea di ripristinare almeno parte della sala del cinema oggi ridotta ad una discarica – per poi realizzare laboratori creativi (musicali e tratrali), fino all'ipotesi di trasformare il giardino adiacente in un orto per l'autocoltivazione.

Un evento è già stato confermato: a giorni sarà allestita una piccola mostra sulle opere di Luciano Giberti, grazie alla collaborazione della figlia Silvia, che si affiancheranno al mosaico dell'artista modenese che adorna la parete della biglietteria dell'Olympia.

Ribandendo la necessità di una riqualificazione urbana che "priviliegi le funzioni sociali e non la semplice speculazione edilizia", il centro sociale ha rivolto oggi – attraverso i media – un appello alla stessa Amministrazione comunale di Modena. Finora il Comune si è limitato ad un sopralluogo esterno e ad un'ordinanz ape ril transennamento dell'ingresso, ma non si è espresso ancora sul piano politico.

"Vogliamo capire se il Comune ha intenzione di aprire una discussione seria con noi sul cinema Olympia", spiegano i militanti che coltivano l'idea di farlo diventare un punto di riferimento per il quartiere, in cui "i giovani non hanno spazio", perchè non resti "solo relgato al Guernica, ma sia aperto a vari soggetti".

L'occupazione dell'edificio abbandonato da 15 anni, pur rimandendo una situazione di illegalità, si discosta in maniera politicamente sensibile dalle precedenti esperienze degli autonomi modenesi: si tratta di un edificio da un forte valore simbolico, occupato in un momento in cui in città è molto forte il dibattito sul riutilizzo degli spazi vuoti in alternativa all'espansione edilizia. Anche per questo le istituzioni hanno approcciato molto sottotono la questione, dimostrando di non voler reagire con fermezza, quanto piuttosto di voler far passsare qualche chiaro di luna prima di intervenire.

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