rotate-mobile
Cronaca

I giovani modenesi? Sempre più disgustati dalla politica

L'indagine del Comune di Modena condotta tra i giovani nella fascia d'età 15-24 evidenzia come siano sempre meno quelli che si tengono informati sulla politica e come in pochissimi abbiano voglia di impegnarsi in prima persona

Non che sia una novità: la politica nazionale negli ultimi anni ha dato veramente il peggio di sé, in modo incredibilmente bipartisan, e comunque un risultato, per quanto discutibile, è riuscita ad ottenerlo. Quello di aver nauseato gli italiani, a tutti i livelli, a tutte le età. Ma se da adulti è la disillusione a farla da padrone, e si spera sempre che chi verrà dopo sarà meglio, che tanto peggio di così non può andare, che esisterà pure qualcuno onesto, quando si è giovani si preferisce non porsi nemmeno il problema: non mi illudo né disilludo, semplicemente di politica non me ne occupo. Questo almeno è quanto emerge da un’indagine del Comune di Modena condotta tra i giovani e giovanissimi nella fascia d’età 15-24, i cui risultati sono stati diffusi da una nota dell’agenzia Dire: 445 i ragazzi intervistati (stranieri il 21,1% del totale), e soltanto 1 su 5 sembra interessato a impegnarsi in politica.

Infatti il 45,6% dei giovani interpellati sostiene di tenersi informato sulla politica ma di non partecipare di persona, il 15,1% risponde dice che lascia “la politica a persone più competenti di me”, mentre  è ben il 19,5% del campione ad affermare di essere “disgustato dalla politica”. Insomma, si tratta una vera débâcle per un settore, quello della politica, che dovrebbe essere animato, ci si perdoni l’ormai evidente anacronismo, da alti ideali e dall’impegno profondo a fare il bene del nostro paese e dei nostri connazionali. Sono soprattutto le donne quelle a ritenere che sarebbe meglio lasciare la politica a persone più competenti, mentre tra italiani e stranieri si osserva che gli italiani sembrano essere decisamente più interessati, in particolare se in possesso di un diploma o di una laurea.

Ma non è finita qui: l’indagine infatti ha anche tentato di approfondire un’altra tematica, ovveroè stato chiesto ai ragazzi di indicare il grado di fiducia nei confronti di alcuni gruppi o istituzioni. È emerso che i giovani modenesi si fidano ancora una volta, come già aveva evidenziato un’analoga indagine condotta nel 2003, di chi spende tempo ed energie nel volontariato sociale, degli scienziati e dei medici di famiglia, tutti soggetti che svolgono un'attività “non di parte”. Male, anzi malissimo, nella classifica dei soggetti che maggiormente meritano fiducia, va invece a sindacalisti, industriali, organi di informazione, banche, sacerdoti, multinazionali e, fanalino di coda, il Governo nazionale.

Rispetto al 2003 gli organi di informazione addirittura precipitano, da una fiducia che si assestava al 59%, oggi non arrivano nemmeno al 39%. Insomma, i giovani modenesi sembrano voler dire che è meglio pensare con la propria testa, ma rimane vero che le informazioni, da qualche parte, bisognerà pur prenderle.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I giovani modenesi? Sempre più disgustati dalla politica

ModenaToday è in caricamento