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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

Il nuovo Questore Giovanni Pinto si presenta alla città

Appena giunto in città, il nuovo Questore ha visitato il Cie per verificare la situazione e approntare le contromisure necessarie per scongiurare il rischio evasioni: "No all'equazione immigrazione uguale criminalità, io sono più per la prevenzione che la repressione"

Ha preso servizio ieri il nuovo Questore di Modena Giovanni Pinto: salernitano, 59 anni, nel 2008 ha assunto l'incarico di Questore di Oristano, mansione che ha svolto fino al 30 giugno scorso. Ieri, nonostante fosse il suo primo giorno, il successore di Salvatore Margherito non ha voluto perdere tempo e si è messo immediatamente al lavoro: infatti, si è recato in visita al Centro di Identificazione ed Espulsione di Sant'Anna, lunedì scorso teatro di un'evasione di 32 tunisini. "Credo sia seccante fare valutazioni al primo giorno, sembrerebbe quasi arrogante - ha detto - Ieri ho incontrato tutti gli attori coinvolti al Cie e stiamo lavorando nell'immediatezza in modo tale da mettere in atto già dalla settimana prossima gli accorgimenti necessari per evitare che certi episodi possano ripetersi. La presenza di molti trattenuti della stessa nazionalità (tunisini) crea un rischio maggiore, data la maggiore assimiliazione e la forte conoscenza pregressa: per contrastare questi atti occorre forte coesione". 

La rivolta di lunedì è stato ovviamente l'argomento principale di questa visita: "Parlando con gli operatori, mi è stato riferito che prima erano abituati ad assistere ad evasioni dal tetto, mentre stavolta hanno usato vie 'orizzontali'. Durante l'evasione, inoltre marocchini non hanno creato problemi e sono rimasti tranquilli, mentre è stata l'amalgama preesistente fra i tunisini a funzionare come detonante. Vedremo quali correttivi apportare al Cie per evitare che si ripetano certe situazioni. Episodi come questi non hanno incidenza mediatica sull'opinione pubblica ma rappresentano uno smacco per le istituzioni".

Modena, però, presenta anche criticità legate alla criminalità organizzata: "Infiltrazioni? So che c'è questo problema, ma abbiamo una squadra mobile ben attrezzata per questo compito. Le parole d'ordine d'inizio mandato? Non facciamo spot  - commenta scherzoso il nuovo Questore - Gli ambiti in cui concentrarsi? Io punto sull'attività di prevenzione, dato che credo fino a un certo punto alla repressione: la prevenzione dà percezione di tranquillità, soprattutto in un momento in cui la situazione è in costante evoluzione anche in termini negativi in aree come la  crisi economica e l'immigrazione: sia ben chiaro, io non faccio l'equazione immigrazione uguale criminalità".

Pinto non si sottrae alle domande: "Il problema organici? Mal comune mezzo gaudio, qui sì che posso fare uno spot - risponde - I comitati per la sicurezza? Fatemeli conoscere, io sono qua".
 

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