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Cronaca Via Vignolese

Ciclista investita e uccisa, i famigliari chiedono giustizia: "Era una persona semplice e umile"

Una lavoratrice instancabile, Gorica Dilic, la 52enne travolta e uccisa da un pirata della strada domenica notte che lavorava come cuoca al Stradyvari di via Marianini. Ogni giorno attraversava la città in bicicletta

Era la mamma. Una persona semplice, umile, che non pensava mai a se stessa, non andava dalla parrucchiera né si truccava: andava lavoro al mattino, faceva la spesa, tornava a casa e cucinava anche per mio fratello e mia nonna, ripartiva per il ristirante, sempre con la sua bicicletta, che ci fosse il sole o che piovesse”.

A parlare è Milos, figlio di Gorica Dilic, la 52enne vittima del tragico investimento pirata avvenuto all’una di notte di domenica 14 novembre 2021 in via Vignolese, all’altezza del civico 414, a Modena.

La donna stava tornando a casa in bicicletta dal ristorante “Stradyvari”, dove lavorava da tanti anni, quando è stata travolta da un’auto che procedeva nella sua stessa direzione di marcia e il cui conducente ha tirato diritto lasciandola sull’asfalto.

Via Vignolese, ciclista 52enne travolta e uccisa da un'auto pirata 

Le forze dell’ordine hanno già rinvenuto il veicolo e sono anche risaliti a chi lo guidava, “ma al momento non abbiamo ancora ricevuto alcuna notifica - spiegava ieri mattina il figlio della vittima - C’è tanta rabbia: se l’automobilista si fosse fermato sarebbe stato diverso, ma il fatto che abbia lasciato lì mia mamma e sia fuggito ci lascia sbigottiti. Anche perché non sappiamo ancora se sia morta sul colpo, se altri l’abbiano soccorsa e se la fuga dell’investitore possa averla anche privata delle ultime possibilità di salvezza. Quello che sappiamo è che è scappato e che procederemo in ogni modo contro questa persona: non riporterà indietro la mamma, ma è giusto che chi commette un reato, tanto più di questa gravità, paghi

La famiglia si è affidata a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è subito attivata per acquisire tutta la documentazione disponibile del sinistro e per monitorare le indagini della Procura di Modena.

Originaria di Kragujevac, città a duecento chilometri da Belgrado, in Serbia, Gorica Dilic si era trasferita in Italia per lavoro nel 1996: un anno a Salerno e poi a Modena. Aveva sempre operato nel campo della ristorazione, prima come lavapiatti e poi come aiuto cuoco, prestando servizio in diversi ristoranti della zona: da oltre dieci anni lavorava allo Stradyvari, già “Pizza e Altro”, dov’era stimata e ben voluta da tutti, tanto da essere stata riconfermata anche dalla nuova gestione. Era lei al mattino che apriva il locale, e spesso staccava molto tardi, com’è accaduto quel maledetto sabato notte.I familiari di Gorica sono in attesa da un momento all’altro del nulla osta dell’autorità giudiziaria, che non ha ritenuto necessaria e non ha disposto l’autopsia sulla salma, per poter fissare la data dei funerali della loro cara. Ma attendono con ansia risposte anche dagli inquirenti.

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