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Cronaca Medaglie d'Oro

Hesperia: "Repliche oltraggiose da parte di Lusenti"

Il gruppo Garofalo si difende dall'assessore regionale: "Nessuna calunnia, nessuna intimidazione ma fedele rappresentazione di fatti incontrovertibili e assolutamente riscontrabili"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Con rammarico siamo ancora una volta costretti a controbattere alle ulteriori inveritiere ed oltraggiose repliche dell’assessore Carlo Lusenti e del Direttore Generale dell’assessorato alle politiche sociali dott. Tiziano Carradori. Repliche che, peraltro, sembrano non tener conto delle attività di un’autorità giudiziaria che con grande scrupolo, prima di adottare iniziative che hanno avuto risalto sugli organi di stampa, ha, evidentemente, esperito tutte le verifiche atte ad escludere che, nell’ambito della denuncia presentata dall’Hesperia, vi fossero delle falsità.

Nessuna calunnia, nessuna intimidazione ma fedele rappresentazione di fatti incontrovertibili e assolutamente riscontrabili. Come è ben noto sia all’assessore Lusenti che al direttore generale Carradori, è da circa un anno che con umiltà abbiamo chiesto all’ente regionale spiegazioni in merito ai fatti oggetto della denuncia; spiegazioni che non sono mai state fornite. E’ pertanto davvero inaccettabile che avendo chiesto all’autorità giudiziaria di far chiarezza riguardo le suddette  circostanze, oggi si accusi  il Gruppo Garofalo di aver tenuto comportamenti “intimidatori”.

Vale la pena di evidenziare che nonostante le innumerevoli richieste di incontro l’assessore Lusenti non ha mai accettato di ricevere i rappresentanti del Gruppo Garofalo neppure in sede di sottoscrizione del contratto. Per ciò che concerne la clausola contrattuale che sana le irregolarità pregresse “i contenuti dei precedenti accordi sono stati sostanzialmente rispettati”, il Gruppo Garofalo esprime il massimo disappunto rispetto all’affermazione del direttore generale Carradori “se Hesperia ci avesse chiesto di togliere quella clausola l’avremmo tolta”. La struttura  ha infatti  sempre dichiarato, anche per iscritto, di non voler, in alcun modo, recepire la suddetta condizione contrattuale ma non è mai stata ascoltata.

Quanto alla specifica  dichiarazione di Lusenti: “anche Hesperia, per anni, non ha mosso contestazioni e poi per un motivo che mi sfugge ha licenziato il suo direttore generale ed ha cominciato a contestare tutto ciò che si può contestare per via legale” ci limitiamo ad esprimere la nostra costernazione in merito visto che la risposta è già insita nella osservazione dell’assessore stesso. Il Gruppo Garofalo, infine, volutamente non replica alle deliranti dichiarazioni rilasciate dai vertici dell’AIOP Emilia Romagna che, fingendo di difendere il sistema sanitario regionale, difendono se stessi considerato il loro importante coinvolgimento nelle vicende oggetto della denuncia. Il Gruppo Garofalo, pertanto, anche per quanto relativo ai vertici dell’AIOP Emilia Romagna confida nell’azione della Magistratura alla quale il suddetto coinvolgimento è stato ben evidenziato.

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