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Mercoledì, 6 Dicembre 2023
Cronaca

I ViVi ora mettono nel mirino le telecamere: "Possiamo colpirne decine in una sola notte"

Il gruppo no-vax rivendica l'azione che ha portato all'oscuramento degli autovelox di viale Italia e minaccia altri raid. Intanto i dispositivi sono ripuliti e funzionanti

L'imbrattamento avvenuto nelle scorse ore in particolare in viale Italia - dove sono stati oscurati con vernice rossa autovelox, photored e una telecamera comunale, ora ripuliti e funzionanti - sarebbe stato eseguito da un appartenente al movimento dei Guerrieri ViVi, il gruppo informale nato basandosi sul negazionismo pandemico per poi assumere contorni più ampi. Gli attivisti che si riconoscono in questa sigla hanno compiuto una lunga scia di raid vandalici sulle facciate degli edifici pubblici, lasciando scritte rosse a caratteri cubitali.

Ora la strategia sembra virare verso un tipo diverso di azioni, come viene illustrato apertamente sul gruppo Telegram di riferimento del gruppo. Si legge infatti con riferimento all'imbrattamento modenese: "I test proseguono e promettono sempre meglio. Colpite 4 telecamere e 2 sensori con un strumento portatile e facile da usare e ricaricare. Imbrattiamo in modo tale che le telecamere sono out e non basta l'acqua per pulirle (ma non è così, ndr). E' uno strumento da ottimizzare in alcuni dettagli, ma appena avremo un modello sufficientemente valido faremo sapere a tutti cosa fare e come farlo. anche un bambino potrà usarlo".

Oltre a viale Italia sono state oscurate anche telecamere in viale Autodromo e lungo la Tangenziale di Modena, proprio nei pressi dell'altro autovelox comunale (che non è stato danneggiato). Quella del gruppo negazionista suona come una minaccia aperta: "Faremo in modo che sia il sistema ad essere costretto a salire e cambiare le telecamere, con noi pronti ricolpirle subito dopo anche di giorno. Un solo ViVi potrà colpire decine e decine di telecamere in una sola notte".

Dichiarazioni sulle quali dovrà essere fatta luce da parte degli inquirenti, vista la portata di azioni di questo tipo. Oltre al danno materiale causato dalla vernice e alle spese che la collettività dovrà sostenere, questo tipo di vandalismo sconsiderato - che assume ormai le caratteristiche dell'eversione - mette a rischio il sistema di videosorveglianza e la sua funzione cruciale a livello investigativo.

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli condanna in modo deciso i "danneggiamenti di beni pubblici e scritte deliranti, da parte di chi si firma con sigle no vax: ci auguriamo che i responsabili siano presto individuati e rispondano delle loro azioni”. E il sindaco ricorda che l’Amministrazione comunale già in passato si è costituita parte civile contro i deturpatori di beni pubblici: “Il dissenso si può esprimere in modi civili: vandalismi e scritte deliranti non possono essere sottovalutati”.

Nel frattempo, è stata completata la pulizia di autovelox e velocar di viale Italia e le strumentazioni per la sicurezza stradale sono attive e in piena efficienza. Su questi atti di vandalismo sta indagando la Digos della Questura di Modena.

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