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Cronaca Via Alessandro La Marmora

Immigrazione: rinchiuso al Cie un giovane con problemi psichiatrici

Un giovane africano, proveniente dall'Austria, è trattenuto al Cie di Modena nonostante una perizia medico-specialistica abbia accertato la presenza di una patologia psichiatrica

È arrivato dall'Austria e attualmente si trova rinchiuso al Cie di Modena in via La Marmora dal 23 agosto scorso, nonostante gli siano stati accertati problemi psichiatrici con una perizia medico-specialistica. Questa la vicenda che riguarda un immigrato originario dell'africa sub-sahariana, vicenda su cui i consiglieri provinciali Pd Cécile Kashetu Kyenge, Fausto Cigni, Elena Gazzotti e Luca Gozzoli hanno voluto fare luce con un'interrogazione all'assessore provinciale alle politiche sociali. 

“La rete Primo Marzo – spiega Cécile Kashetu Kyenge, portavoce nazionale dell’organizzazione - ha già segnalato la vicenda al garante, al prefetto e all’assessore comunale alle politiche sociali”. I consiglieri provinciali Pd chiedono di conoscere le motivazioni del trattenimento presso il Cie, la precisa situazione giuridica dell’immigrato e se può contare su di un difensore. Kyenge, Cigni, Gazzotti e Gozzoli puntano soprattutto il dito sulla compatibilità di una tale diagnosi, quella di una patologia psichiatrica, con la permanenza in un centro di detenzione. Chiedono, inoltre, che venga convocato d’urgenza il gruppo di monitoraggio del Cie di Modena come richiesto già dal mese di luglio dalla Consulta provinciale dell’immigrazione.

Un incontro informale tra il presidente della Consulta Fausto Cigni e il prefetto di Modena Benedetto Basile è già avvenuto, ma da allora la situazione non si è ancora sbloccata: “Con uno specifico ordine del giorno e con una lettera ufficiale della Consulta – spiega Fausto Cigni, consigliere provinciale e presidente della Consulta – abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo presso la Prefettura per un monitoraggio continuo della situazione interna al Centro di identificazione ed espulsione. Quindici giorni fa ho avuto un incontro con lo stesso prefetto, ma a distanza di due settimane siamo ancora in attesa di una risposta. Tra l’altro – continua Cigni – se questo tavolo fosse già in funzione il caso di questo giovane con patologia psichiatrica sarebbe proprio uno di quelli che verrebbero immediatamente analizzati”.

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