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Cronaca

Toponomastica, dedicato un largo alla memoria di Alberto Maria Pucci

A Modena uno spazio per l’ingegnere, architetto, assessore e senatore che nel dopoguerra progettò edifici, servizi e assetto urbanistico della città tra ricostruzione e sviluppo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

A Modena, il largo adiacente alle Scuole Marconi, nell’area antistante la Palazzina che ospita la biblioteca Crocetta e già porta il suo nome, è stato intitolato alla memoria di Alberto Mario Pucci. Pucci, ingegnere e architetto modenese, assessore con il sindaco Alfeo Corassori, eletto nell’Assemblea costituente e senatore, in città ha lasciato una traccia profonda come amministratore nella ricostruzione di Modena e nella progettazione della sua struttura urbanistica all’indomani della seconda guerra mondiale.

La cerimonia si è svolta oggi, lunedì 10 marzo, alla presenza del sindaco di Modena Giorgio Pighi, della presidente del Consiglio comunale Caterina Liotti, e degli assessori comunali Gabriele Giacobazzi (alla Programmazione e gestione del territorio) e Roberto Alperoli (alla Cultura). Erano presenti, tra gli altri, anche William Garagnani, consigliere comunale membro della Commissione toponomastica presieduta da Alperoli, e Renato Luisi, dirigente scolastico delle Marconi, che hanno partecipato con una delegazione di studenti. “Con l’intitolazione di un luogo cittadino – ha detto il sindaco – si fa più che identificare uno spazio. Si onora la memoria di una persona e si parla di lei. Largo Alberto Mario Pucci è davanti alla Palazzina che costituiva l’ingresso del Mercato bestiame da lui progettato. Un’opera che, al di là dello stile architettonico che parla al futuro – ha sottolineato Pighi – rappresenta un simbolo del passaggio di Modena nel dopoguerra da realtà agricola povera a città che ha saputo innovarsi e crescere raggiungendo posizioni eccellenti nell’agricoltura, nei servizi e nell’industria”.

Alberto Mario Pucci, nato il 22 gennaio 1902 a Modena dove è morto il 12 agosto 1979, dopo gli studi classici in città si è laureato in ingegneria all'Università di Bologna e in architettura all'Università di Roma. Dal 1934 al 1949 lavora con Piero Bottoni, uno dei più importanti architetti milanesi e italiani. Antifascista, membro del Cln clandestino di Modena, nel 1945 si iscrive al Partito Comunista Italiano e nel 1946 è eletto per la prima volta nel consiglio comunale di Modena, dove è assessore fino al 1963. Nelle amministrazioni del sindaco Alfeo Corassori, ha redatto il piano di ricostruzione post bellica  e quello che può considerarsi il primo piano regolatore generale di Modena, adottato dal Consiglio comunale nel 1958, anche se non ricevette l'approvazione ministeriale. A Pucci si devono la progettazione di opere importanti non solo da un punto di vista architettonico, ma anche per l’economia e lo sviluppo della città: il primo villaggio artigiano di Modena Ovest (dal 1949) uno dei primi esempi in Italia di spazi produttivi realizzati da un'amministrazione comunale, il mercato bestiame (1951), la stazione autolinee (1953 con Vinicio Vecchi), oltre alla progettazione di diversi edifici pubblici (le scuole Fermo Corni dal 1960 ed Enrico Fermi dal 1964, ancora con Vinicio Vecchi) ed edifici privati testimonianza del razionalismo a Modena. Il 2 giugno 1946 venne eletto per il PCI all'Assemblea Costituente ed è stato poi senatore nelle prime due legislature repubblicane.

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