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Cronaca

Incendi, dal 26 luglio attivato lo "stato di pericolosità"

Il servizio di avvistamento è coordinato dalla protezione civile della Provincia di Modena in collaborazione con la Consulta provinciale del volontariato per la protezione civile e il Corpo forestale dello Stato

Con l'arrivo del gran caldo scatta da venerdì  26 luglio lo “stato di pericolosità” per gli incendi boschivi dichiarato dalla Regione fino all'1 settembre a causa delle condizioni meteo-climatiche, della vegetazione secca e del maggior afflusso di persone nelle zone montane. Per l’Appennino modenese diventa quindi pienamente operativo il servizio di avvistamento per la prevenzione degli incendi boschivi che si svolge tutti i fine settimana, fino al 15 settembre, con il coinvolgimento di oltre 100 volontari di protezione civile.

«I prossimi giorni - afferma Rita Nicolini, responsabile della Protezione civile provinciale - sono quelli a maggiore rischio perché, con le attuali condizioni climatiche, basta davvero poco per provocare un incendio. La vigilanza nelle giornate più critiche garantisce la tempestività degli interventi di spegnimento, elemento fondamentale al fine di circoscrivere i danni; ma serve anche la collaborazione e il senso civico dei cittadini, soprattutto di chi frequenta la montagna. Raccomandiamo quindi la massima cautela». Il servizio di avvistamento è coordinato dalla protezione civile della Provincia di Modena in collaborazione con la Consulta provinciale del volontariato per la protezione civile e il Corpo forestale dello Stato. Per le segnalazioni di avvistamenti di un incendio sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 1515 della Forestale e 115 dei Vigili del Fuoco: è importante fornire informazioni precise rispetto alla localizzazione.

Oltre alle favorevoli condizioni climatiche e alla vegetazione secca, tra le cause più ricorrenti c’è la disattenzione dell’uomo: dai mozziconi di sigaretta abbandonati ancora accesi alle marmitte calde a contatto con sterpaglie secche, fino alla perdita di controllo delle operazioni di eliminazione con il fuoco di residui vegetali. Per chi causa un incendio è prevista la reclusione da quattro a dieci anni in caso di dolo, da uno a cinque anni in caso di colpa, cioè causato in maniera involontaria per negligenza, imprudenza o imperizia. In caso di incendio boschivo la responsabilità dell’intervento di spegnimento è del Corpo forestale dello Stato; se ci sono rischi per persone ed edifici, la direzione delle operazioni passa ai Vigili del fuoco.

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