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Cronaca Viale Ciro Menotti

Incendio saletta sindacale Fiom: 54enne denunciato a piede libero

Le indagini della Digos hanno portato a identificare un 58enne di Guiglia come il responsabile dell'atto compiuto lo scorso agosto: "Nessuna matrice politica, si tratta di una persona affetta da disturbi psichici"

"Il gesto non ha alcuna matrice politica, il suo autore ha agito da solo e ha precedenti a carico per atti vandalici dettati dai disturbi psichici da cui è affetto". Così la dirigente Digos Valeria Cesarale ha voluto chiudere definitivamente la vicenda legata all'incendio della saletta sindacale Fiom allestita all'esterno dello stabilimento Maserati. Gli operatori della Questura hanno provveduto a denunciare a piede libero per incendio doloso e danneggiamento un 54enne, celibe, originario di Guiglia: a incastrarlo le telecamere dell'impianto di videosorveglianza della Maserati che hanno permesso di identificarlo non solo come autore dell'incendio, ma anche come il "writer" delle croci celtiche comparse sul container pochi giorni prima dell'atto perpetrato con taniche e liquido infiammabile.

 
"Le indagini sono partite dall'analisi dei filmati del sistema di videosorveglianza della Maserati - ha chiarito la dirigente - che hanno portato all'identificazione di un soggetto residente nelle immediate vicinanze: si tratta di un uomo molto conosciuto nel suo quartiere per i comportamenti stravaganti dettati dai disturbi di personalità di tipo paranoide di cui è affetto: a causa di questa patologia - ha aggiunto Valeria Cesarale - era abituato a tracciare croci celtiche". Le indagini, poi, si sono sviluppate nei centri di cura cittadini alla ricerca di ricoveri in giorni successivi all'incendio: il 28 agosto scorso, un uomo dai connotati fisici compatibili è stato rintracciato presso l'ospedale di Baggiovara, struttura presso cui era stato ricoverato causa la sua patologia con le stesse bermuda e la stessa maglietta scura che, come mostrato dalle immagini delle telecamere, indossata al momento dell'incendio. La Digos ha poi ottenuto riscontri positivi dalla perquisizione domiciliare: su mandato del procuratore capo Vito Zincani, gli operatori della Questura hanno potuto mettere piede nell'abitazione dell'uomo e trovare taniche di plastica, bombolette di vernice spray nera e le foto dell'obiettivo. Al vaglio degli inquirenti il liquido utilizzato per appiccare il fuoco. Ad oggi, il 58enne è ancora ricoverato presso l'ospedale di Baggiovara.
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