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Cronaca Navicello / Via Enrico Caruso

Circoscritto l'incendio alla discarica. Indagini della Forestale e analisi ambientali

Lavoro ininterrotto per i Vigili del Fuoco, che hanno confinato il rogo all'interno del capannone. Serviranno giorni per il definitivo spegnimento. Monitoraggio di Arpae in corso

Sono continuate senza sosta le operazioni di spegnimento del vasto incendio che ieri intorno alle ore 18.30 ha costretto i Vigili del Fuoco ad intervenire in forze presso lo stabilimento Hera di via Caruso, dove è bruciata una grande quantità di rifiuti. Il rogo si è sviluppato in un capannone metallico che serve da area di smistamento per diverse tipologie di prodotti di scarto e nel quale al momento del disastro si trovavano tonnellate di rifiuti urbani e industriali assimilabili a quelli urbani. Come confermato stamane dall'Assessore all'Ambiente Alessandra Filippi, il materiale bruciato è in prevalenza costituito da rifiuti urbani ingombranti, composto da carta, legno, materie plastiche e altro ancora. Non si tratterebbe comunque di rifiuti pericolosi.

In mattinata erano ancora una quindicina i pompieri al lavoro: l'incendio è stato confinato e non rischia quindi di trasmettersi alle strutture vicine - tant'è che l'impianto Hera è regolarmente in funzione - ma serviranno molte ore, se non giorni, per spegnere ogni focolaio e considerare estinto il rogo, proprio per la particolare natura del materiale bruciato.

Sul posto già da ieri sera anche i Carabinieri del Nucleo Forestale, che hanno avviato i primi accertamenti. Come ha spiegato il comandante, Maggiore Laura Guerrini, è prematuro azzardare qualsivoglia ipotesi sulle cause che hanno dato via alle fiamme. Ogni pista resta aperta e sono in corso accertamenti a 360° su quanto accaduto ieri pomeriggio nell'impianto di via Caruso. Fino a quando l'incendio non sarà completamente spento, infatti, non è possibile svolgere quelle perizie tecniche che possono supportare le indagini. L'area è stata sottoposta a sequestro probatorio.

Pienamente aperto anche il tema delle ricadute ambientali. I cittadini modenesi già dalle prime ore di questa mattina hanno avuto un riscontro chiaro di quanto accaduto alla periferia nord: la nube maleodorante ha infatti invaso la città, con un odore a tratti pungente e ben percepibile. Già ieri sera i tecnici di Arpae hanno iniziato le analisi ambientali e i parametri sono monitorati costantemente. La natura dei rifiuti bruciati - almeno sulla carta - non dovrebbe far temere conseguenze gravissime, ma saranno i numeri a parlare.

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