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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Navicello / Via Enrico Caruso

Maxi truffa sulla raccolta differenziata, cinque indagati

La Direzione Distrettuale Antimafia indaga sullo smaltimento di rifiuti nell'impianto gestito da Akron, che avrebbe intascato illecitamente 800mila euro. Cinque indagati. Herambiente contesta: "Ipotesi vaghe non convalidate dal Gip"

Pochi giorni fa si sono concluse le indagini preliminari coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna e svolte dal Nucleo Investigativo del Corpo forestale dello Stato di Modena, nate dopo alcuni sospetti sullo smaltimento illecito di rifiuti. L'inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Stefano Orsi, ha avuto inizio a fine 2014 e si è da subito focalizzata sulle modalità di gestione dei rifiuti urbani e speciali presso l'impianto modenese di recupero in via Caruso, gestito da Akron prima e da Herambiente poi.

Controlli sul campo, intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, sequestri ed accurate verifiche dei documenti hanno convinto gli inquirenti che ben 125.000 tonnellate di rifiuti siano state gestite illecitamente. Le indagini hanno evidenziato una attribuzione di errati codici identificativi ai rifiuti al fine di renderli recuperabili, visto che altrimenti, per la loro natura, non avrebbero potuto essere gestiti presso l'impianto di Modena. Inoltre, le indagini avrebbero appurato una sistematica omessa attività di selezione/recupero a norma di legge di talune tipologie di rifiuti, ivi compresi anche quelli originati da raccolte differenziate urbane comunali, quali carta e plastica. 

Ingenti quantitativi di rifiuti costituiti principalmente da urbani ingombranti e imballaggi misti speciali venivano infatti smaltiti in discarica, in quanto il loro recupero non risultava sufficientemente remunerativo. Si è calcolato che nel triennio 2013-2014-2015, prima che la società imolese Akron venisse inglobata da Herambiente, semplicemente cambiando il codice e falsificando documenti, si sia costruito un illecito profitto di 800.000 euro, costituito dall'omesso versamento dell'intera quota di tributo dovuto alla Regione Emilia Romagna. 

All'esito di quanto emerso sono state indagate cinque persone, tra le quali l'ex legale rappresentante di Akron, tre funzionari della stessa società,  ed un dipendente della cooperativa impiegata nell'impianto modenese.

Tuttavia, Herambiente è scesa immediatamente in campo per contestare quanto riportato dal Corpo Forestale. "Vengono ipotizzate accuse che peraltro non sono state convalidate dal Giudice per le indagini preliminari sul presupposto che “la ricostruzione ad oggi possibile in forza delle indagini compiute è troppo vaga per affermare che le condotte accertate siano riconducibili entro il paradigma dei reati come descritti nella contestazione provvisoria….” - afferma la società in una nota, aiiungento - "L’ipotesi accusatoria si fonda su valutazioni e ricostruzioni contraddette dalla documentazione in atti e dalle autorizzazioni esistenti. Occorrerà quindi attendere il rituale confronto processuale delle parti per l’esito di una vicenda i cui contorni devono ancora essere totalmente da verificare".

Nuovo impianto di riciclaggio Akron - via Caruso

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