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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sant'Agnese / Viale Trento Trieste

Rifiuta l'alcoltest e aggredisce gli agenti dopo un incidente, 30enne denunciato

Dopo un incidente stradale notturno in viale Trento Trieste ha dato in escandescenza. Accusato anche di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale

Dovrà rispondere di guida in stato di ebbrezza un automobilista 30enne fermato dalla Polizia locale di Modena in orario notturno in viale Trento Trieste: dopo un incidente stradale, infatti, l’uomo ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti di legge richiesti dagli operatori e per questo motivo, come previsto dalla norma proprio come se la rilevazione avesse accertato una presenza di alcol nel sangue tale da collocarlo nella terza e più grave fascia definita dalle normative, scatterà la denuncia nei suoi confronti. Inoltre per il 30enne residente in provincia si procederà anche per il reato di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.  

L’automobilista, alla guida del suo veicolo, è uscito di strada all’altezza della rotatoria tra viale Muratori e viale Trento Trieste, mentre procedeva in direzione di largo Garibaldi. Il sinistro stradale è stato immediatamente intercettato da una pattuglia della Polizia locale, impegnata nei consueti servizi notturni sul territorio. Gli operatori hanno sottoposto il conducente all’alcoltest, tuttavia a seguito del rifiutato manifestato dall’uomo, come previsto dalle normative, gli è stata contestata la violazione penale dell’articolo 186 del Codice della strada, con contestuale ritiro della patente.

Sarà ora al vaglio dell’Autorità giudiziaria la valutazione riferita alla sanzione penale a suo carico (l’ammenda può arrivare a 6mila euro e l’arresto fino a un anno, nonchè la sospensione della patente di guida per un periodo massimo di due anni). Inoltre, avere commesso il fatto nelle ore notturne (dopo le 22 e prima delle 7) comporta una aggravamento delle sanzioni previste.

Infine, a causa della condotta violenta posta in essere dall’uomo nel corso degli accertamenti di polizia, sia verso gli operatori sia verso la strumentazione in dotazione, l’uomo è stato deferito all’Autorità giudiziaria anche per i reati di danneggiamento (fattispecie del Codice penale che prevede un massimo di tre anni di reclusione) e di resistenza a pubblico ufficiale (fino a cinque anni di reclusione).

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