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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tre indagati per i blitz no-mask al Policlinico e nelle scuole, perquisizione e sequestri

Tre persone sono indagate a vario titolo per interruzione di pubblico servizio, istigazione a delinquere e per la violazione della privacy per aver filmato di nascosto e diffuso i video sui social

Dopo circa un mese di indagini da parte della Digos, sono arrivati nelle scorse ore alcuni avvisi di garanzia circa i blitz e le provocazioni che un gruppetto di no-mask e no-vax ha messo in scena in città. Come noto, nel corso degli ultimi mesi alcuni attivisti hanno messo in scena una serie di "irruzioni" presso edifici pubblici di Modena: si tratta in particolare dell'attività portata avanti sistematicamente da Marcello Scunzani, noto per altri episodi di cronaca tra cui la consegna del pacco a casa di Bonaccini lo scorso aprile.

La Procura della Repubblica di Modena ha messo sotto la lente di ingrandimento alcuni dei blitz più significativi svolti nel mese di settembre: due accessi al Policlinico il 2 e 5 settembre, quello alle scuole "Ferraris" del 7 settembre, e il successico del giorno 22 presso le medie "Lanfranco". 

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I reati contestati sono diversi, in primis l'interruzione di pubblico servizio, ma anche la resistenza a pubblico ufficiale, nel caso delle scuole "Ferraris". Vi è poi l'ampio capitolo legato alla violazione della privacy. per via delle riprese effettuate in modo nascosto e per la successiva diffusione sul canale Telegram dei filmati. L'accesso all'ospedale aveva infatti portato alle riprese dei malati , la cui condizione è ovviamente ulteriormente protetta dalla normativa sulla riservatezza, in quanto dato sensibile.

Capitolo a parte riguarda l'incursione alle scuole "Lanfranco", dove furono riprese immagini all'interno dell'ufficio della dirigente scolastica. Quel particolare episodio portò poi allo scatenarsi degli haters su Telegram, con offese pesanti e minacce alla docente da parte dei frequentatori della chat, che ad oggi conta quasi 17mila iscritti. In questo caso si aggiungono quindi i reati di diffamazione e di istigazione a delinquere.

Nei giorni scorsi è stata effettuata una perquisizione ed è stato sequestrato materiale informatico. Oltre a Scunzani risultano indagate a vario titolo altre due persone.

Oltre agli episodi contestati, se ne contano molti altri. Pare però l'altro che i sequestri e le indagini non abbiano interrotto l'attività provocatoria di Scunzani, dal momento che anche questa mattina è apparso online il video di un'incursione presso la sede del Dipartimento di Economia Unimore al Foro Boario.

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