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Cronaca Caduti in Guerra / Corso Canal Grande, 75

Furto del Guercino, si scava nei filmati delle telecamere e nei tabulati telefonici

La Procura ha aperto un fascicolo per concorso in furto pluriaggravato, mentre Polizia e Carabinieri hanno avviato le indagini, cercando di individuare il mezzo con il quale il quadro potrebbe essere stato trasportato. Si pensa ad un committente internazionale

Ha ufficialmente preso il via lo sforzo investigativo per cercare di ricostruire quanto avvenuto tra domenica e mercoledì nella chiesa di San Vincenzo, dopo il sensazionale furto dell'opera del Guercino. Le indagini affidate alla Polizia di Stato si svolgono in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri che ha fornito il proprio contributo investigativo attraverso il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale il cui Comandante della sede di Bologna si è recato oggi a Modena.

Il grande valore dell'opera – stimato fra i 5 e i 6 milioni di euro – e la conseguente impossibilità di piazzarla sul mercato nero come un qualsiasi altro oggetto, sta facendo propendere gli inquirenti verso la ricerca di una committenza di alto livello. Una pista che porterebbe verso i mercati esteri, dove qualche magnate potrebbe essersi ingolosito di fronte alla bellezza del dipinto seicentesco. Ipotesi rafforzata dal tour compiuto dalla “Madonna in trono con San Giovanni evangelista e San Gregorio Taumaturgo”, che era rientrata a Modena appena un mese fa, dopo la lunga esposizione alla Venaria Reale di Torino.

Appare ormai evidente a tutti i soggetti coinvolti nell'indagine che il furto sia da considerarsi opera di ladri altamente specializzati: la preparazione, l'esecuzione e soprattutto la gestione successiva di questo crimine richiedono infatti competenze non comuni. Il colpo potrebbe essere opera di una banda numerosa, anche in virtù delle dimensioni della tela (332x230 cm), che è stata asportata compresa del telaio e della cornice. Proprio questo elemento sembra per ora l'unico a giocare a favore degli inquirenti, che son o alla ricerca del mezzo, verosimilmente un furgone, con il quale i malviventi avrebbero trasportato il quadro. Si analizzano perciò a fondo i fil​mati delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che non puntano direttamente sull'edificio di San Vincenzo, ma che costellano buona parte del centro, per altro protetto dai varchi elettronici Ztl sempre attivi. 

La Polizia ha inoltre richiesto i tabulati telefonici per scandagliare le chiamate compiute nell'area tra domenica e mercoledì scorsi. Nel frattempo la Procura di Modena ha aperto un fascicolo contro ignoti, il mano al magistrato Claudia Ferretti: l'ipotesi di reato è quella di concorso in furto pluriaggravato.

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