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Cronaca Piazza Giuseppe Mazzini

Conigli fuori dalle tavole, riparte la campagna degli animalisti

A Modena una serie di appuntamenti organizzati dalla Lav per sostenere la proposta che punta a cambiare la legge assimilando i conigli agli animali domestici. Uno stand intereattivo per sensibilizzare sulle condizioni di questi animali negli allevamenti

Chiedere a Governo e Istituzioni il riconoscimento del coniglio come animale familiare tramite una nuova legge: è questo lo scopo della petizione LAV-Animal Equality che sabato 16 aprile 2016 dalle ore 11.00 alle ore 19.00 sarà possibile firmare presso lo stand LAV allestito a Modena in piazza Mazzini.

Per informare i cittadini sulla realtà dell’allevamento di conigli a scopo alimentare, infatti, la LAV ha organizzato un tour che porterà in molte città italiane uno stand informativo dotato di tre postazioni multimediali con altrettanti tablet. Sui primi due verranno riprodotti i video sull’allevamento, per constatare “in prima persona” le condizioni in cui i conigli trascorrono la loro breve vita, e sul trasporto dei conigli verso il mattatoio, entrambi frutto di una video-investigazione realizzata grazie a una squadra investigativa che si è infiltrata sotto copertura (in alcuni casi con l’ausilio di telecamera nascoste) all’interno di diversi allevamenti e macelli di conigli situati nelle zone di maggior produzione sul territorio italiano. Il terzo tablet sarà collegato al sito www.coraggioconiglio.it e offrirà la possibilità alle persone di impegnarsi a contribuire concretamente a salvare i conigli.

Il coniglio è l’animale più diffuso nelle case degli italiani dopo il cane e il gatto, per un numero prossimo al milione. “Ciò nonostante la sua tutela giuridica non corrisponde affatto a quella prevista per cani e gatti. Anzi, in Italia il coniglio finisce sulla tavola”, spiegano gli animalisti modenesi che già a fine 2015 erano scesi in piazza fra le polemiche. A dicembre un episodio insolito e macabro aveva contraddistinto il banchetto informativo, con un ignoto cittadino che aveva lasciato sul tavolo un sacchetto con una testa di coniglio insanguinata. “Un episodio che non solo non ci fermerà, ma che ben rappresenta chi ha fomentato via radio e televisione, nell’ultimo periodo, una rivolta contro la nostra democratica manifestazione di pensiero a tutela di 30 milioni di esseri viventi, uccisi ogni anno”.

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