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Cronaca

Inps, Anagrafe e Quartiere 1: nella notte atti vandalici contro le sedi istituzionali

Qualcuno ha dato fuoco al portone del palazzo di viale Reiter e ad una corona di fiori posta in piazza Redecocca. Sfondato un vetro in va Santi. Indagini in corso

Nella notte sono stati compiuti tre diversi atti vandalici e intimidatori verso le sedi dell'Inps di Modena, dell'Anagrafe del Comune di Modena e della Circoscrizione 1 di Piazzale Redecocca. All'Inps - sul lato di via Misley -  è stato dato fuoco, con della benzina, a uno dei portoni di ingresso della sede. All'Anagrafe di via Santi hanno spaccato una vetrata. Alla Circoscizione 1 hanno dato fuoco alla corona di fiori, posata il 25 Aprile, davanti all'ingresso della sede.

Sui casi, non necessariamente collegati fra loro, sta indagando la Polizia di Stato. Sono state visionate le immagini delle videocamere, che hanno ripreso una sola persona in azione. Sono stati svolti anche rilievi scientifici, ed è in corso l'identificazione. Se nel caso dell'Inps e del Quartiere potrebbe trattarsi della stessa persona che ha agtito appunto con scopo vandalico, in via Santi potrebbe essersi trattato di un tentativo di furto.

La Cgil, che segnala l'accaduto, tuttavia non ha dubbi: "Si tratta chiaramente di un'azione dimostrativa e intimidatoria direzionata verso il lavoro pubblico. Lo stato di emergenza pandemica e le difficoltà economiche stanno certamente esacerbando gli umori delle persone, aizzati ulteriormente da certe comunicazioni politiche e certe opinioni giornalistiche che tendono a vedere nel pubblico l'origine dei mali e dei disagi delle persone. Quando, invece, il lavoro pubblico, nel suo insieme, sta garantendo, in questa lunghissima emergenza, l'erogazione delle prestazioni e dei servizi a tutti i cittadini. Una pubblica Amministrazione, lo ricordiamo, falcidiata per oltre 10 anni, dai tagli agli organici".

La Cgil e la FP Cgil, oltre a deplorare e condannare questi atti, esprimono "piena solidarietà a tutti i lavoratori colpiti, questa notte, da tali eventi, che seppure simbolici, esprimono una violenza inaccettabile. Rimarchiamo che l'attacco anche ad un simbolo della celebrazione del 25 Aprile, carica di ulteriore viltà l'azione di coloro che, evidentemente, non hanno a cuore la libertà del nostro Paese, nata dall'antifascismo. Ciò avviene alla vigilia del 1° Maggio e rappresenta un ulteriore sfregio verso le lavoratrici e i lavoratori".

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