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Inquinamento, biossido azoto: Modena fuori dai limiti Ue

Sabrina Freda, assessore regionale all'ambiente: "Abbiamo presentato una memoria a Bruxelles per chiedere una proroga al 2015, motivando questa richiesta anche in base alle caratteristiche del nostro territorio"

L'aria di Modena è malata. Assieme a quella di Bologna, infatti, non rientra nei termini della proroga richiesta dalla Regione Emilia Romagna all'Unione Europea per l'osservanza dei parametri sulla presenza di biossido di azoto (No2). "Abbiamo un problema in più", ha ammesso stamattina l'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda, alla presentazione dei contenuti del nuovo Accordo sulla qualità dell'aria. Come riportato da un lancio dell'Agenzia Giornalistica Dire, la data fissata dall'Unione Europea per rientrare nei parametri stabiliti per il biossido di azoto era il 2010, obiettivo non raggiungibile per l'Emilia-Romagna: "Abbiamo presentato una memoria a Bruxelles, attraverso il ministero - ha ricordato l'assessore - per indicare le misure già messe in atto e chiedendo una proroga al 2015, motivando questa richiesta anche in base alle caratteristiche specifiche del nostro territorio. I dati dimostrano che entro il 2015 riusciremo a rientrare nei parametri per tutti gli agglomerati urbani tranne che per Bologna e Modena". In merito a questi territori, ha spiegato l'assessore Freda, "sappiamo che non siamo in linea e ora ci aspettiamo, con l'aiuto del ministero e con un dialogo aperto con Bruxelles di poter definire un nuovo termine entro cui rientrare nei parametri". Obiettivo che, secondo l'assessore all'ambiente, sarebbe certamente più facile da raggiungere "se dal livello centrale ci arrivassero, invece che tagli al trasporto pubblico locale risorse in più da investire nella gestione della qualità dell'aria".

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