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Cronaca Caduti in Guerra / Viale Martiri della Libertà, 34

Si insedia il Prefetto Maria Patrizia Paba: "La sicurezza al primo posto"

In viale Martiri prende possesso del suo ufficio il nuovo Prefetto: "Sono qui con spirito di collaborazione, di servizio, ascolto e attenzione, per dare risposte il più possibile concrete". Accento sulla sicurezza del territorio. Prefetta? "Non amo la declinazione al femminile dei ruoli"

Lasciato il ruolo che ricopriva quale Prefetto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la romana Maria Patrizia Paba ha preso confidenza con il suo nuovo ufficio in viale Martiri della Libertà. Dopo gli incontri con le autorità locali avute "a porte chiuse" nei giorni scorsi, il nuovo Prefetto ha incontrato oggi la stampa, illustrando lo spirito con cui ha preso servizio a Modena e le prime impressioni finora ricavate dall'incontro con un territorio a lei finora sconosciuto.

Tanti apprezzamenti per la realtà modenese, definita come un "territorio che esprime bellezza" e parole molto caute sulle linee guida del suo mandato: "Sono qui con spirito di collaborazione, di servizio, ascolto e attenzione, per dare risposte il più possibile concrete". Ma ci sarà tempo, con gli enti locali, per approfondire di più e meglio: "È stato il primo - continua il prefetto a proposito del confronto di ieri con Muzzarelli - di una serie di incontri, nel corso dei quali approfondiremo volta per volta tutte le problematiche che emergono. Proseguirà il dialogo coi comitati dei cittadini? La Prefettura - distende Paba - continuerà nell'ascolto delle istanze del territorio, anche dei cittadini che vorranno esporre i loro problemi".

Ma un punto fermo c'è già: sicurezza al primo posto. "L'impronta che intendo dare è sicuramente operativa, di rispetto per la cifra essenziale di questi luoghi che debbono continuare a migliorare la loro sicurezza. Quindi, l'impegno per la sicurezza è al primo posto. Nuovi mezzi e risorse dal ministero? Adesso studieremo la situazione, verificheremo le dotazioni e le esigenze. C'è comunque l'impegno- assicura Paba- a mantenere forte e saldo un collegamento con l'amministrazione centrale del ministero dell'Interno, dello Stato nel suo complesso, per rappresentare le istanze del territorio e poter giovare allo stesso".

A domande specifiche sui casi più di attualià – dall'emergenza profughi alla gestione delle unioni civili e alla white list antimafia – il nuovo Prefetto ha preferito glissare, specificando che serve tempo per prendere coscienza di quanto accade sul territorio.

Se il Comune, anche e soprattutto nelle note ufficiali, non ha perso tempo a definire Paba "prefetta", in armonia col regolamento interno di genere approvato e promosso in questo mandato, la diretta interessa fa capire subito di volersi mantenere sobria. "Non amo la declinazione al femminile dei ruoli, per me 'prefetto' o 'signora prefetto' va benissimo. Anche il ministro Boschi bacchetta chi non si adegua all'uso del femminile nei ruoli? L'importante- sorride il nuovo successore di Michele Di Bari - è svolgere la funzione del proprio ruolo, ritengo meno essenziali altre questioni...". E comunque, continua Paba, "ho la mia preferenza, ma più per un fatto eufonico che per altro tendo ad usare magari il termine ordinario, quello dell'uomo diciamo". Ma, insiste e conclude il prefetto coi giornalisti, "chiamatemi come volete: la cosa importante è che ognuno faccia bene il proprio lavoro".

(fonte DIRE)

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