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Cronaca Mirandola

Terremoto e 'ndrangheta, le intercettazioni telefoniche

Gaetano Blasco e Antonio Valerio, afferenti alla cosca cutrese di Reggio Emilia, scherzano al telefono e preparano i loro affari a poche ore dalla scossa che ha devastato la Bassa modenese. Ecco l'audio

Poche ore dopo la scossa sismica del 29 maggio 2014, i criminali mafiosi ridevano e scherzavano su quanto accaduto. Questo è ciò che risulta dalle intercettazioni telefoniche in mano alla Procura Antimafia. "E' caduto un capannone a Mirandola", dice uno. Risponde l'altro ridendo:"Eh, allora lavoriamo là...". E il primo replica: "Ah sì, cominciamo, facciamo il giro...".

I due sono Gaetano Blasco e Antonio Valerio, uomini vicini al gruppo Grande Aracri capeggiato dal boss Nicolino Sarcone, finiti in manette la scorsa notte nell'Operazione Aemilia. In quella estate, come ha sottolineato il Gip Alberto Ziroldi, la 'ndrangheta “arriva prima dei soccorsi, o comunque in contemporanea". E arriva ridendo tra la disperazione della gente emiliana, come era successo qualche hanno prima a L'Aquila...

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