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Cronaca

Emergenza freddo, firmato protocollo protezione senzatetto

È stato raggiunto l'accordo per un protocollo di protezione dei senzatetto in vista del freddo inverno, 11 i firmatari tra Enti, associazioni e istituzioni

Il generale inverno è alle porte e con esso tornano i problemi relativi alla tutela dei più bisognosi e dei senzatetto, soggetti a forte rischio nei periodi di emergenza freddo. La città di Modena, sempre attenta a tali problematiche si è dotata già da diversi anni del progetto «Emergenza freddo» che, oltre a fornire accoglienza temporanea e straordinaria, prevede il monitoraggio della situazione e del fenomeno in città. Quest'anno però si è deciso di andare oltre e di sviluppare un coordinamento preciso, attraverso un 'protocollo operativo' firmato da 11 tra istituzioni, enti e associazioni. Tra i firmatari del protocollo, valido dal 15 Novembre al 31 marzo 2013, ci sono l'assessorato alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune, l'Azienda Usl il Centro d'ascolto dell'Arcidiocesi di Modena e Nonantola, oltre al mondo dell'associazionismo modenese.

Garantita da volontari delle associazioni Croce Blu, gruppo comunale di Protezione civile, Croce Rossa Italiana, Agesci, Confraternita di Misericordia e 'Vivere sicuri', sarà attivo, come previsto dal protocollo, un programma di monitoraggio costante con uscite serali nei luoghi a maggiore frequenza dei senzatetto durante i mesi di dicembre e gennaio (e ogni sera in cui la temperatura scenderà sotto i 5 gradi). Azione questa fondamentale che verrà coordinata da un referente della Croce Blu, che in casi d'emergenza farà  riferimento a un responsabile dell'amministrazione.

"Per la prima volta a Modena, attraverso un protocollo operativo, si è deciso di formalizzare la collaborazione tra tutti i soggetti che negli anni scorsi hanno svolto queste azioni- spiega l'assessore alle Politiche sociali di Modena, Francesca Maletti-, lo scorso anno le persone accolte sono state 47 e si teme che quest'anno, col perdurare della crisi economica e l'aumento della disoccupazione, le situazioni di disagio possano aumentare".

Alcune situazioni di particolare fragilità sanitaria verranno inserite tramite segnalazioni particolari degli operatori del Comune di Modena, per cui il protocollo prevede una linea telefonica attiva tutti i giorni, dalle 8 alle 22, per indicare casi e valutare gli inserimenti in emergenza dai pronto soccorso. Il centro d'ascolto della Caritas diocesana di Modena e Nonantola potrà inserire alcuni soggetti presso le strutture di accoglienza: quella gestita dall'associazione Porta Aperta per i maschi, e quella di Confraternita della Misericordia, per le donne.

In casi straordinari e per brevi periodi il Comune ha previsto la collocazione in alcune strutture alberghiere o affittacamere. Per i primi sette giorni saranno le associazioni ha garantire le spese di accoglienza, mentre il Centro stranieri o il Servizio sociale provvedono di far fronte a bisogni urgenti come le spese per i farmaci, nel caso l'emergenza si prolunghi sarà il comune ha farsi carico di ulteriori spese.

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