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Cronaca Prignano sulla Secchia

Gli istrici catturati sugli argini saranno liberati in Appennino

agli argini di Secchia e Panaro fino ai boschi di Prignano. E' la sorte di sei animali catturati nell'ottica del piano per la sicurezza dei fiumi

Sei istrici catturati nelle scorse settimane lungo i fiumi Secchia e Panaro, in base al piano della Provincia per la sicurezza degli argini, saranno liberati sabato 23 aprile un un'area boscata, scelta in accordo con il Comune di Prignano e la Protezione civile. Come spiegano i responsabili del Centro, si tratta di una specie assolutamente non pericolosa, già presente in una zona ritenuta idonea.  

Il piano, avviato di recente, ha come obiettivo le tane sugli argini di istrici e tassi, specie protette non cacciabili, attraverso un programma di cattura, tramite apposite gabbie, e il trasferimento, gestito dai volontari stessi, in altre aree del modenese. Il progetto, il primo in Italia con queste modalità, ha l'obiettivo di garantire una maggiore sicurezza degli argini ed è finanziato con un contributo di 100 mila euro, dal commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini, con il coordinamento della Provincia, in collaborazione con gli Atc e con il parere favorevole di Ispra e del ministero dell'Ambiente. 

L'iniziativa fa parte di una strategia complessiva per la sicurezza idraulica che prevede il monitoraggio delle tane (chiuse finora oltre 750 tane di animali tra nutrie, volpi, istrici e tassi), oltre all'adeguamento strutturale del sistema arginale di Secchia e Panaro, la ripresa di frane puntuali e l’adeguamento del sistema delle casse di espansione.

E domenica 24 aprile a Fiumalbo, sempre i volontari del Centro fauna liberano quattro caprioli, salvati e curati nei mesi scorsi; la liberazione è dalle ore 16 nella località Valle delle Selve con la presenza di bambini e del sindaco Mirto Campi.

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