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Cronaca

Itinerari Modenesi | I 4 luoghi da visitare a Spilamberto

Spilamberto è una delle località più importanti per l'agroalimentare emiliano. Dopo aver svelato le sue 4 curiosità, vediamo oggi i 4 luoghi da visitare se vi trovate nel comune di Spilamberto

Spilamberto è una delle località più importanti per l'agroalimentare emiliano. Dopo aver svelato le sue 4 curiosità, vediamo oggi i 4 luoghi da visitare se vi trovate nel comune di Spilamberto. 

IL CASTELLO. Appartenuta per oltre 650 anni ai marchesi Rangoni, nel 2005 è stata acquistata dal Comune di Spilamberto che dal 2011 ne ha avviato il percorso di restauro. Particolarmente interessante è il Cortile d’Onore che ora ospita la Corte del Gusto, luogo di valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche. La Rocca venne edificata nel 1210 dal Comune di Modena per controllare il confine bolognese e il corso del Panaro. Inizialmente si tratta di una semplice fortezza, poi con la cessione alla famiglia Rangoni assume la sua forma quadrilatera e dal 1650 diventa un palazzo ricco di arredi e pitture.

VILLA FABRIANI. E' una delle più belle ville del nostro territorio, oggi sede della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di  Modena Spilamberto e del Museo  del Balsamico Tradizionale. Prende il nome dai suoi primi proprietari, i Fabriani, che riuscirono sino al settecento ad arricchirla di arredi e pitture, successivamente venne concessa alla città. Questa villa è importante perché qui visse Pio Pacifico,  grazie al quale è possibile oggi conoscere il metodo per “fare l’aceto modenese”. 

IL CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI. E' uno dei primi conventi agostiniani del territorio, risalente al 1457 e voluto dalla famiglia Rangoni. La struttura ospitò i monaci agostiniani sino al 1768, poi nel 1804 venne acquistata dalla famiglia Gregori, che ne fece una sua abitazione. L'edificio è oggi decadente, ma la sua storia non è certo passata, infatti si racconta che nel 1510 Martin Lutero, diretto a Roma, fece una messa nella chiesa dell'ex convento. 

IL TORRIONE. Si tratta del complesso medioevale posto all'ingresso principale del paese. Originariamente era costituito da un ponte levatoio di cui si possono vedere tutt'oggi le tracce del meccanismo ai lati degli archi della porta. Quando nel XX secolo vennero abbattute anche le ultime porzioni delle mura e dei terrapieni, il torrione rimase l'ultimo segno di quella che un tempo era una delle più importanti fortificazioni sul confine Modena-Bologna. Attualmente il Torrione ospita l’ Antiquarium, la sede dell’Ordine del Nocino Modenese e si può visitare la “Cella di Messer Filippo”.  Si tratta di uno dei personaggi più enigmatici del periodo dell'600 modenese, legato ad una  storia misteriosa d'inquisizione, il cui protagonista è Messer Filippo detto il Diavolino, che fu imprigionato nella rocca. Quando venne aperta la sua cella, trovarono scritte di sangue realizzate dal prigioniero. 

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