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Cronaca Castelvetro di Modena

Itinerari Modenesi | Cosa vedere a Castelvetro e dintorni in un giorno

Un itinerario alla scoperta delle meraviglie di Castelvetro di Modena, di Levizzano e Puianello

Un borgo particolare che si è meritato negli anni il continuo afflusso di turisti, grazie alla sua ricca enogastronomia, ai suoi sapori, ai luoghi da visitare e alle meraviglie artistiche che conserva. E' considerato da molti modenesi il borgo più romantico della provincia e allora in questo itinerari si immagina di dare spazio a tutte queste caratteristiche di Castelvetro.

Per chi dovesse raggiungere in auto il paese si consiglia il parcheggio presso il cimitero all'incrocio tra via Cialdini e via Cimitero. Proseguite lungo via Cialdini immergendovi all'interno delle strade medioevali e antiche del borgo, lungo un ciotolato che ricorda le antiche vie e dirigendovi verso la piazza centrale, ovvero piazza Roma. 

Giunti in Piazza Roma si nota la scacchiera al centro del piazzale che è uno dei simboli del paese, insieme ovviamente alla torre della piazza centrale, che svetta sulla collina. A nord della piazza si situa un poggiamano che la percorre per la sua lunghezza, dal quale si può vedere un panorama meraviglioso che dà sulla pianura Padana. Al di sotto della piazza scende una scala lungo il giardinetto che permette di immergersi in un percorso antico che si conclude con un arco in pietra. 

Castelvetro è nota come la città delle torri in quanto ve ne sono ben sei, ed infatti oltre a quella della piazza centrale, o meglio nota come Torre dell'Orologio, si possono vedere anche la Torre delle Prigioni e il Torrione del Palazzo Comunale. Tra via Cialdini e piazza Roma si trova la sede dell'Enoteca Regionale, in questo luogo sono conservate più di 200 etichette emiliano-romagnole, nonché la più ricca e variegata collezione di Lambrusco Grasparossa DOP e Aceto Balsamico Tradizionale DOP.

Girando sulla sinistra trovate via Torquato Tasso che vi porterà alla chiesa principale del paese. Prima di raggiungerla, è interessante sottolineare come la dedica di questa via al noto poeta non sia casuale, infatti per il Tasso il borgo di Castelvetro era il suo rifugio, che aveva conosciuto nel 1564 quando soggiornò opiste della famiglia Rangoni all'interno del palazzo visibile per l'appunto da Piazza Roma. 

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