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Cronaca

Itinerari Modenesi | Le 5 curiosità che non sapevi sul Museo della Figurina

Il Museo della Figurina è la più importante collezione italiana e al mondo del settore. Sicuri di sapere tutto di questo unico e "strano" museo?

Il Museo della Figurina è senza dubbio uno dei musei più unici del territorio modenese. L'idea del museo è di Giuseppe Panini, il fondatore nel 1961 dell'azienda Panini, insieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto, che diventarono in pochi anni leader in Italia, e non solo, del mercato delle figurine. Dato che in mezzo secolo Giuseppe Panini aveva raccolto centinaia di migliaia di piccole stampe a colori decise di metterle in un museo enel 1992 donano la struttura al Comune di Modena. Ecco le 5 curiosità che non sapevate sul museo della figurina:

LA STORIA DELLA FIGURINA. Il museo è diventato famoso non solo per le figurine in sè, ma anche per essere il più grande raccoglitore in Italia di tutte le tecniche e gli strumenti utilizzati nei decenni dai creatori di figurine. Tra questi oggetti troviamo: piccole stampe antiche, scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti seguendo solamente il proprio gusto estetico e la propria fantasia e molti altri materiali ancora.

ARMADI COME ALBUM. E' una delle particolarità d'arredamento del museo, infatti gli armadi sono disposti come fossero dei veri e propri album e questo li rende ancora più interessanti. All'interno dei sei armadi espositori troviamo grandi quantità di figurine e otto sportelli laterali da cui estrarre gli album. 

QUANTE FIGURINE CI SONO? Ad ogni armadio corrisponde un tema specifico correlato agli altri, ma in sé completo, scandito da stampe e oggetti originali, per un totale di 2.500 pezzi, parte del patrimonio del museo, costituito da circa 500.000 esemplari. Il visitatore può trovare così un inedito punto di vista sulla storia e il costume degli ultimi 150 anni.

IL MUSEO OGGI. Il Museo è stato aperto al pubblico il 15 dicembre 2006, nella prestigiosa sede di Palazzo Santa Margherita che ospita anche la Biblioteca Delfini, la Galleria Civica e l'Istituto Superiore di Studi Musicali O. Vecchi - A. Tonelli. Palazzo Santa Margherita è sorto dove si ergeva una chiesa dedicata proprio a Santa Margherita. Utilizzato dal XII secolo prima come convento poi come caserma, dal 1874 divenne sede (e lo è tuttora) del Patronato pei Figli del Popolo.

LE AREE DEL MUSEO. Il museo è diviso in 5 aree: gli antecedenti, per la ricorrenza di temi iconografici dalle stampe antiche alla figurina contemporanea; la cromolitografia per l’invenzione della cromolitografia e il procedimento di stampa dal bozzetto alla figurina; la nascita e la diffusione per l’esordio francese della figurina nella seconda metà dell’Ottocento sino all’avventura italiana dei concorsi a premio negli anni Trenta del XX secolo; La Liebig per la collezione storica più famosa del mondo; Non solo figurine per cigarette card, calendarietti, bolli chiudilettera, menu, segnaposto, etichette d’albergo ed altre collezioni minori; la figurina moderna per le figurine sportive e gli album dal secondo dopoguerra.

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