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Cronaca

Itinerari Modenesi | Le 4 curiosità che non sapevi sulla Sinagoga di Modena

La Sinagoga di Modena è uno degli edifici più interessanti sia dal punto di vista artistico che storico, capace di raccontare la storia di un popolo e di una comunità presente in città fin dal XIV secolo

La Sinagoga di Modena è uno degli edifici più interessanti sia dal punto di vista artistico che storico, capace di raccontare la storia di un popolo e di una comunità presente in città fin dal XIV secolo. Ecco le 4 curiosità che non sapevi sul tempio israelitico di Modena:

IL GHETTO A MODENA ARRIVO' GIA' NEL '600. Quando si parla di Ghetto degli ebrei, molti pensano subito alle politiche messe in campo dai nazional-socialisti, tuttavia la ghetizzazione degli ebrei iniziò molti secoli prima. Infatti già nel 1638 il duca Francesco I d'Este creò un'area delimitata all'interno delle mura di Modena nella quale vivevano esclusivamente gli ebrei. Il quartiere, dal quale gli Ebrei non potevano uscire durante le ore notturne, era chiuso con due cancelli in via Blasia e in via Coltellini, e la sinagoga sorgeva al centro di quest'area.

GLI ALBERI IN PIAZZA MAZZINI NON FURONO POSTI A CASO. Una volta che fu aperta Piazza Mazzini, la Sinagoga cambia facciata, in quanto in precedenza si trovava sul lato di Via Coltellini. Non solo, infatti inizia ad occupare una posizione centralissima, a poche decine di metri dal Palazzo Comunale, dal Duomo e dalla Ghirlandina. In epoca fascista la facciata fu parzialmente nascosta dalle chiome degli alberi piantati nella piazza.

STILE ECLETTICO. L'architettura e le decorazioni della sinagoga, sono esemplari di uno stile ben lontano da quello istituzionale dei tempi israelitici. Infatti, essa è una commistione di neoclassicismo, neorinascimento e stili esotici. Questa commistione, unita alla capacità delle immagini e dei colori di "uscire" dalle pareti, ne hanno fatto un edificio in perfetto stile eclettico, uno dei più contemporanei.

OGGETTO DI VANDALISMO. Questa curiosità è più disonorevole delle precedenti, in quanto la Sinagoga di Modena è stata oggetto di atti di vandalismo, sia negli anni 20 e 30, ma anche nel 2003 quando durante la notte tra l'11 e il 12 Dicembre, fu teatro di una violenta esplosione. Si pensò subito fosse stato un attentato suicida di matrice islamica, in realtà la vittima, Al Khatib Muhannad Shafiq Ahma, lasciatosi esplodere a bordo della sua macchina, sulla quale aveva caricato bombole di gas, era un personaggio scarsamente inserito nella locale comunità islamica, affetto da depressione e varie psicosi, per le quali era sottoposto a dosi massicce di psicofarmaci.

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