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Cronaca Piazza Grande

Laboratorio Unesco, sette itinerari didattici per le scuole

Le figure fantastiche del Duomo e il cantiere medievale di Lanfranco; la Genesi di Wiligelmo e il lavoro dei maestri Campionesi; la Torre Ghirlandina e la piazza Grande. Gli studenti faccia a faccia con il Patrimonio dell'Umanità

Sono sette gli itinerari didattici rivolti alle scuole (da quelle d’infanzia alle superiori), pensati appositamente per “Laboraduomo”, lo spazio didattico permanente ai Musei di via Lanfranco, dove si realizza il progetto “A scuola con l’Unesco: il Duomo, la Torre e piazza Grande raccontano”. Per i più piccini (bambini di 4 e 5 anni della scuola d’infanzia e scolari del primo ciclo della primaria) è stato ideato “Draghi e giganti... le figure fantastiche del Duomo”, che si sviluppa con animazioni, percorso tattile e burattini.

L’itinerario “Lanfranco e il cantiere medievale” si rivolge invece al secondo ciclo della primaria e al primo della secondaria. Attraverso lezione in classe e laboratorio di “flip-book” (creazione di blocchetti di disegni che sfogliati velocemente diventano come cartoni animati), punta a far scoprire la figura dell'architetto Lanfranco e le caratteristiche architettoniche del Duomo. Anche attraverso l'osservazione di preziose miniature custodite presso i Musei del Duomo, inoltre, l’itinerario farà conoscere l'organizzazione di un cantiere medievale.

Lezione in classe e laboratorio di scultura sono ingredienti del percorso “Wiligelmo racconta: le lastre della Genesi e dintorni” rivolto al secondo ciclo della scuola primaria e alla secondaria di primo grado. Obiettivo: focalizzare l’attenzione dei ragazzi sui caratteri principali della scultura di Wiligelmo e far loro scoprire in laboratorio gli strumenti utilizzati dagli scalpellini e la tecnica per realizzare un semplice motivo decorativo che, a loro volta, sperimenteranno su pietre molto simili a quelle utilizzate per la facciata del Duomo.

Si rivolge ugualmente al secondo ciclo della scuola primaria e alla secondaria di primo grado anche l’itinerario “Storie e miracoli di San Geminiano”, che prevede in questo caso, oltre alla lezione in classe che farà conoscere le storie e i miracoli del patrono di Modena raffigurati sulle pareti del Duomo, anche un laboratorio di sbalzo per far scoprire l'Altarolo portatile di San Geminiano, prezioso esemplare di oreficeria romanica: la sua antica funzione, le iscrizioni, l'iconografia, i materiali e gli aspetti tecnico-esecutivi utilizzati per realizzarlo.

Dopo quello destinato ai più piccoli, un altro itinerario sulle figure fantastiche del Duomo, dedicato a “Sirene e teste sfogliate”, si rivolge al secondo ciclo della scuola primaria e alla secondaria di primo grado e accosta alla lezione in classe un laboratorio di scultura in gommapiuma. Chi sceglierà questo itinerario andrà alla ricerca delle figure fantastiche del Duomo e in laboratorio, realizzerà una figura fantastica di gommapiuma sulla quale inventerà una storia.

Si rivolge alla scuola secondaria di primo grado l’itinerario “I Maestri Campionesi e la Torre civica” che dopo la lezione introduttiva si articolerà in una specifica visita guidata. Obiettivi: conoscere i maestri Campionesi e le modifiche che apportarono al Duomo per rendere l'edificio più consono alle mutate esigenze estetiche e funzionali; riconoscere nella Ghirlandina, fin dalle origini, un'importante funzione civica; cogliere i caratteri stilistici delle maestranze campionesi (ad esempio visitando nella Ghirlandina la stanza detta dei Torresani, dove si possono osservare gli splendidi capitelli realizzati quando i maestri Campionesi erano attivi nel cantiere modenese).

Infine, il settimo itinerario “Tra Duomo e Palazzo: la Piazza”, si rivolge alla scuola secondaria di secondo grado e propone anche in questo caso lezione e visita guidata. Obiettivi: accrescere senso di appartenenza al territorio e consapevolezza di essere eredi e custodi del patrimonio da trasmettere; conoscere il Duomo, la Ghirlandina e il Palazzo Comunale come simboli storici delle istituzioni politiche e religiose cittadine; cogliere la forte vocazione civile della Piazza e il contesto economico, sociale e istituzionale del territorio modenese nei secoli XI e XII.

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