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Lapam: “Novi Park invisibile e poco pubblicizzato: colpa di Modena Parcheggi”

L'associazione modenese fa un affondo contro il nuovo parcheggio, che non sarebbe sufficientemente segnalato e la cui esistenza rimane ancora misteriosa per coloro che vengono da fuori città

Non si ferma la marea di polemiche che ha sommerso Modena Parcheggi dopo la realizzazione del Novi Park e la contemporanea invasione di posti auto a pagamento in tante, troppe zone della città. Stavolta l’affondo viene daSilvia Manicardi, presidente di Lapam Modena, che insiste in particolare su un punto: il Novi Park non è abbastanza segnalato, anzi, è decisamente invisibile ai più. Nella maggior parte delle città già all’uscita dell’autostrada si possono leggere cartelli che spiegano come arrivare ai parcheggi custoditi e anche quanti posti liberi si potranno trovare. A Modena nulla, assolutamente nulla. E, rincara Manicardi, si noti che persino il Pd di tasca propria ha tappezzato la tangenziale di cartelli che permettono di raggiungere la Festa Democratica in corso in questi giorni. Il compito di segnalare il Novi Park, definito “un’opera comoda e funzionale”, per la presidente di Lapam è tutto di Modena Parcheggi, dal momento che, se anche “la novità ha bisogno di tempo per essere accettata dalla cittadinanza, nello stesso tempo non sono stati fatti tutti gli sforzi necessari per pubblicizzare al meglio questa realtà”.

Ma i problemi non sono solo questi. Secondo Silvia Manicardi l’azienda che ha costruito il Novi Park e che ormai da molti anni ha in gestione gli incassi dei parcheggi a pagamento della nostra città dovrebbe fare di più anche per pubblicizzare come funziona la sosta a Modena, se, ad esempio, posteggiare l’automobile in Sant’Agostino costa 1,5 euro e magari a dieci metri di distanza costa 50 centesimi e a cento metri addirittura 30, sarebbe importante che i modenesi ne fossero informati chiaramente, con campagne di informazione chiara e mirata. E conclude duramente “Riteniamo che Modena Parcheggi si debba far carico di pubblicizzare e promuovere la sosta in città, in tutta l'articolazione del piano sosta non è infatti possibile che il cittadino modenese impari dell'esistenza di Modena Parcheggi solo quando prende una multa dagli onnipresenti, e spesso eccessivamente zelanti e fiscali, suoi ausiliari della sosta”.

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